(ANSAmed) - LISBONA, 31 MAR - Il parlamento portoghese ha
approvato oggi per la quarta volta una nuova versione della
legge che depenalizza l'eutanasia e il suicidio assistito. La
legge era già stata respinta tre volte: da un veto
presidenziale, nel 2022, e dalla Corte costituzionale, la prima
volta nel 2021, l'ultima il 30 gennaio scorso. Il motivo delle
bocciature precedenti risiedeva sempre nell'ambiguità del
lessico utilizzato nella descrizione della malattia come
"fatale" o "incurabile", lasciando, secondo i giudici, un
margine eccessivo di opacità e discrezionalità.
Questa quarta versione del testo di legge riprende la
definizione di "sofferenza molto intensa" causata "da malattia
grave e incurabile" oppure da "lesione definitiva di estrema
gravità" e "intollerabile" per il paziente. La novità è che i
legislatori hanno fatto cadere certi aggettivi che comparivano
nelle stesure precedenti, come "psicologica e/o spirituale" in
riferimento alla sofferenza, e stabiliscono ora una sorta di
precedenza del suicidio assistito, quando il paziente è ancora
in grado di autosomministrarsi i farmaci letali, ed eutanasia,
la quale sarà permessa solo in caso di manifesta incapacità del
paziente stesso a somministrarsi i farmaci.
Questo principio di sussidiarietà fra le due tecniche, stando
alle informazioni raccolte dallo stesso Dipartimento di
informazione giuridica e parlamentare, è considerato un unicum
rispetto a tutte le legislazioni simili già in vigore in altri
Paesi. L'attuale legge portoghese, che ora passerà nuovamente
per la valutazione del presidente Marcelo Rebelo de Sousa, non
fa riferimento neanche a chi dovrebbe certificare tale
incapacità fisica del paziente ad autosomministrarsi i farmaci.
(ANSAmed).
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Portogallo: parlamento approva l'eutanasia per la quarta volta
Legge respinta tre volte da Presidente e Corte costituzionale