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Tunisia: Saied, 'misure' contro immigrazione sub-sahariana

Presidente chiede di 'applicare rigorosamente la legge'

Il presidente tunisino Kais Saied presiede una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale

Redazione Ansa

TUNISI - Il presidente tunisino Kais Saied ha invocato "misure urgenti" contro l'immigrazione illegale di africani sub-sahariani nel suo Paese, affermando che la loro presenza è fonte di "violenza e crimini". Saied, presiedendo una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale "dedicata alle misure urgenti che devono essere prese per far fronte all'arrivo in Tunisia di un gran numero di migranti irregolari dall'Africa sub-sahariana", ha parlato con estrema durezza dell'arrivo di flussi di "migranti clandestini" la cui presenza in Tunisia è, secondo lui, fonte di "violenze, crimini e atti inaccettabili, otre che illegali", insistendo sulla "necessità di porre rapidamente fine a questa immigrazione. Lo si legge in un comunicato della presidenza.

Questa immigrazione clandestina, afferma il comunicato, fa parte di un "piano criminale ordito all'alba di questo secolo per modificare la composizione demografica della Tunisia", al fine di trasformarla in un Paese "solo africano" e offuscare il suo carattere "arabo-musulmano ". "Alcuni soggetti hanno ricevuto ingenti somme di denaro dopo il 2011, per l'insediamento di immigrati irregolari sub-sahariani in Tunisia", si legge nel comunicato, secondo cui "l'obiettivo non annunciato delle successive ondate migratorie clandestine è quello di fare della Tunisia un Paese solo africano con nessun collegamento con le nazioni arabe e islamiche".

Il presidente ha invitato le autorità ad agire "a tutti i livelli, diplomatico, di sicurezza e militare" per affrontare questa immigrazione ed ha chiesto "l'applicazione rigorosa della legge sullo status degli stranieri in Tunisia e sull'attraversamento illegale delle frontiere". "Coloro che sono alla base di questo fenomeno sono trafficanti di esseri umani con il pretesto di essere invece difensori dei diritti umani", ha detto Saied, secondo il comunicato della presidenza.

Questo discorso contro i migranti sub-sahariani arriva pochi giorni dopo che una ventina di Ong locali hanno denunciato l'aumento dell'"incitamento all'odio" e del razzismo contro i migranti irregolari subsahariani in Tunisia. Secondo queste Ong, "lo Stato tunisino sta facendo orecchie da mercante all'aumento di discorsi odiosi e razzisti sui social network e in alcuni media". Questo discorso "viene portato avanti anche da alcuni partiti politici, che svolgono azioni di propaganda sul terreno agevolate dalle autorità regionali", hanno aggiunto. Denunciando "le violazioni dei diritti umani" di cui sono vittime i migranti, le Ong hanno invitato le autorità tunisine "a combattere l'incitamento all'odio, la discriminazione e il razzismo nei loro confronti e ad intervenire in caso di emergenza per garantire la dignità e i diritti dei migranti".

La Tunisia ha registrato negli ultimi mesi un aumento considerevole di partenze di migranti irregolari, per lo più africani subsahariani, verso l'Italia.

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