(ANSAmed) - ROMA, 17 FEB - Il 17 febbraio la Repubblica
del Kosovo celebra i 15 anni dalla dichiarazione di
indipendenza, guardando all'Italia come un Paese amico, e
all'Europa e alla Nato come obiettivi strategici. E intanto
dimostra nei fatti la sua scelta di campo, condividendo le
sanzioni alla Russia e accogliendo i giornalisti esuli
dall'Ucraina, ai quali sta offrendo ospitalità e protezione. A
illustrare lo stato dell'arte del Paese, a un bivio tra un
accordo con la Serbia che non ha ancora trovato compimento e
l'urgenza di andare avanti, è l'ambasciatrice in Italia Lendita
Haxhitasim, laureata in Italia e con un ricco curriculum in
ambito internazionale. "Siamo fieri di celebrare oggi i primi 15
anni d'indipendenza della nostra Repubblica del Kosovo - dice
all'ANSA -, indipendenza ottenuta anche grazie all'impegno e al
contributo di tutti i nostri alleati, oggi nostri più grandi
partner e sostenitori, come l'Italia che da sempre è a nostro
fianco".
Il 21 febbraio si celebreranno anche i 15 anni dell'avvio
delle relazioni bilaterali, costantemente alimentate da scambi
culturali, commerciali e istituzionali in continua crescita,
"avanzando sempre di più - afferma Haxhitasim - verso il nostro
convinto e indiscusso obiettivo strategico che è quello di
unirsi alla famiglia europea, a cui siamo legati dalla storia,
oltre ai fattori geografici. Questo si riflette nei passi
importanti compiuti l'anno scorso dalla Repubblica del Kosovo,
con la consegna della formale richiesta di adesione al Consiglio
d'Europa, e quella di Paese candidato per l'adesione all'Ue.
Inoltre, parallelamente, si procede anche con l'altro nostro
obiettivo strategico, quello dell'Alleanza Atlantica, con la
quale collaboriamo costantemente e vorremo unirci come alleati e
contributori, come avviene con la partecipazione dei nostri
militari alle esercitazioni ufficiali della Nato".
"I rapporti bilaterali con l'Italia sono da sempre ottimi",
sottolinea l'ambasciatrice, ricordando la recente visita della
Presidente della Repubblica del Kosovo Vjosa Osmani-Sadriu in
Italia. Nel corso di un incontro con il Presidente Sergio
Mattarella al Quirinale, "sono state riconfermate le intense
relazioni amichevoli tra i nostri due Paesi e popoli,
sottolineando il potenziale delle numerose opportunità per
l'ulteriore sviluppo della cooperazione bilaterale. Inoltre, è
stato ribadito il fatto che le relazioni tra Kosovo e Italia
sono rafforzate dai valori e principi comuni della democrazia,
che vengono elevati ulteriormente dall'impegno reciproco per la
pace e la stabilità della regione dei Balcani Occidentali". Una
consonanza che sta già dando i suoi effetti anche in ambito
economico, "ma è esattamente lì che miriamo ad accrescere la
collaborazione reciproca perché le prospettive di crescita sono
reali. Tra le iniziative in programma per i 15 anni di rapporti
bilaterali con l'Italia ci sono anche eventi volti a promuovere
il nostro Paese agli occhi dei potenziali investitori italiani,
come ad esempio la Country presentation del Kosovo a Roma che
precederà il Business forum con l'Italia a Pristina, fortemente
incoraggiato dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio
Tajani. Attraverso questi eventi offriremo agli imprenditori
italiani un quadro completo e reale del potenziale
d'investimento nei settori chiave del nostro Paese,
dall'agricoltura alla tecnologia digitale, dal turismo alle
infrastrutture e alla green energy, fornendo a loro la massima
trasparenza e disponibilità per accompagnarli nell'intero
percorso di investimento eventuale".
Sullo sfondo resta l'ombra delle tensioni interetniche. "Il
nostro governo ha accolto la recente proposta europea, sostenuta
dai nostri alleati Ue e Stati Uniti, considerandola una buona
base per il dialogo con la Serbia verso la conclusione finale
con il mutuo riconoscimento. I recenti sviluppi internazionali
hanno messo in risalto dinamiche che in Kosovo conosciamo molto
bene per via dalla tragica guerra che abbiamo vissuto alla fine
dello scorso Millennio, quando la comunità internazionale
intervenne per fermare il genocidio della Serbia ai danni degli
albanesi del Kosovo. La Repubblica del Kosovo è tra i primi
Paesi ad essersi schierato pubblicamente con l'Ucraina,
condannando con fermezza l'aggressione russa". Con una
popolazione a maggioranza musulmana, il Kosovo si definisce
Paese "multietnico e multireligioso", con una Costituzione che
"è la migliore garanzia per tutte le comunità che compongono il
Paese". "Elementi - conclude Haxhitasim - sottolineati anche
durante la recente udienza in Vaticano della Presidente
Osmani-Sadriu con papa Francesco".(ANSAmed).
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Il Kosovo compie 15 anni e punta all'Occidente
Ambasciatrice in Italia, obiettivi Ue e Nato. A fianco a Ucraina