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Madrid sulla tragedia di Melilla, 'nessun morto in Spagna'

Il ministro dell'Interno conferma la sua versione dei fatti

Redazione Ansa

(ANSAmed) - MADRID, 30 NOV - Il ministro dell'Interno spagnolo, Fernando Marlaska, ha confermato in Parlamento la versione già ribadita più volte sulla tragedia migratoria avvenuta lo scorso 24 giugno presso la frontiera dell'enclave spagnola di Melilla, dove almeno 23 persone morirono nella calca tentando di entrare in territorio europeo dal Marocco: una versione messa in discussione da gruppi parlamentari e report di ong e media. "Nessuna perdita di vita umana è avvenuta in territorio nazionale" e non c'è stata "alcuna omissione di soccorso da parte della Guardia Civil", ha sostenuto in riferimento a inchieste giornalistiche che fanno dubitare di queste affermazioni. A detta del ministro, tali ipotesi non sono altro che "congetture, speculazioni, insinuazioni".

Nella sua ricostruzione dei fatti, Marlaska ha sottolineato più volte che il tentativo di ingresso in territorio spagnolo da parte di un numeroso gruppo di migranti, fu "un tentativo di attacco violento alla frontiera" spagnola.

"La Spagna, non abbiate alcun dubbio, è un Paese di accoglienza per qualsiasi richiedente asilo che bussi alle nostre porte", ha detto, "ma non può permettere che nessuno tenti di sfondarle con la forza". Questo, ha aggiunto, "non è incompatibile" con il fatto di "empatizzare" con i migranti.

Una nuova inchiesta giornalistica, pubblicata ieri dalla no-profit Lighthouse Reports e dai giornali El País, Le Monde, Der Spiegel ed Enass mette in luce una testimonianza diretta secondo la quale almeno una delle morti del 24 giugno scorso potrebbe essere avvenuta in territorio controllato da Madrid.

(ANSAmed).

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