(ANSAmed) - BELGRADO, 30 NOV - Il ministro degli esteri
serbo, Ivica Dacic, ha criticato il passo avanti compiuto oggi
dalla Ue verso la liberalizzazione del regime dei visti per i
cittadini del Kosovo, sostenendo che "premiare Pristina è
controproducente". Citato dai media a Belgrado, Dacic ha
ribadito le accuse alla dirigenza di Pristina di rappresentare
un "ostacolo al prosieguo del dialogo" e "un pericolo per la
pace e la stabilità regionale con le loro azioni unilaterali".
"E non è una cosa positiva neanche per l'Unione europea, che
dimostra di non avere autorità", ha aggiunto il ministro serbo
denunciando ancora una volta il mancato rispetto da parte di
Pristina degli impegni assunti con gli accordi già conclusi, e
al tempo stesso la scarsa autorevolezza della Ue
nell'intervenire sulla dirigenza kosovara, quale garante degli
accordi in sede di dialogo. Sottolineando come critiche alle
azioni unilaterali di Pristina siano giunte dai "più alti
rappresentanti di Ue e Usa e altri importanti Paesi", Dacic ha
detto che "è controproducente che per questo la dirigenza
kosovara venga premiata". "La Serbia non è mai stata contraria
al fatto che i cittadini della nostra regione abbiano il diritto
di viaggiare senza visto nei Paesi Ue. Ma qui si tratta di
un'altra cosa. Pochi giorni fa siamo stati testimoni del fatto
che le autorità di Pristina costituiscono il problema principale
per l'attuazione dell'accordo di Bruxelles (concluso in sede di
dialogo nell'aprile 2013, ndr), rappresentando una minaccia alla
pace e alla stabilità regionale", ha affermato Dacic. (ANSAmed).
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Kosovo: Dacic critica Ue, non si può premiare Pristina
Ministro esteri serbo su tema visti. 'Pristina ostacola dialogo'