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Erdogan, raid aerei contro forze curde sono solo l'inizio

Mosca, offensiva turca in Siria provocherebbe escalation

Il ministro della Difesa turco Hulisi Akar (d) e il capo di Stato maggiore turco Yasar Guler (c) seguono gli sviluppi dei raid aerei contro le forze curde in Siria, 20 novembre 2022

Redazione Ansa

ISTANBUL - "Le nostre operazioni con aerei, artiglieria e droni armati sono solo l'inizio". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, parlando dell'offensiva militare, per ora solo con raid aerei, lanciata domenica da Ankara contro le forze curde nel nord della Siria e dell'Iraq. Il presidente turco ha detto che "al momento appropriato" l'offensiva potrebbe coinvolgere anche truppe terrestri e la Turchia è "determinata" a mettere in sicurezza l'intero confine che la separa da Siria e Iraq.

"Eradicheremo i terroristi da Tal Rifat, Manbij e Ayn al-Arab (Kobane)", ha aggiunto Erdogan citando zone del nord della Siria sotto il controllo delle forze curde siriane. "Coloro che ci hanno assicurato che la Turchia non avrebbe affrontato minacce dalle aree sotto il loro controllo non hanno mantenuto le loro promesse", ha aggiunto il presidente turco con un implicito riferimento agli Stati Uniti che nel nord della Siria collaborano da anni con le forze curde per combattere il sedicente Stato islamico. Intanto l'inviato presidenziale di Mosca per la Siria Alexander Lavrentev ha ribadito, citato dalle agenzie russe, l'appello della Russia alla Turchia perché si astenga da un'offensiva di terra contro i curdi in Siria, ritenendo che ciò potrebbe portare a "un'escalation nell'intero Medio Oriente".

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