(ANSAmed) - LAMPEDUSA, 04 AGO - "Questo mare si è portato
via più di 40 mila persone e ho dovuto vedere tantissimi di
questi corpi, facendo ispezioni cadaveriche. Voglio che questo
mare torni ad essere un mare di vita, un ponte, non un cimitero,
un mare di sostentamento, quello che è stato da sempre per i
lampedusani che hanno fatto sempre di tutto, dando tutto quello
che era possibile per aiutare chi non ha avuto la fortuna di
restare a casa propria. Persone che affrontano viaggi
terrificanti per arrivare su questa zattera che è Lampedusa". Lo
ha detto l'europarlamentare Pietro Bartolo davanti la Porta di
Ponte, dove è stata celebrata la Giornata della gratitudine.
"Certo c'è qualche piccola frangia che, adesso, comincia ad
essere contraria all'accoglienza, ma questa è la grande
responsabilità di chi ha fatto diventare il fenomeno migratorio
un problema - ha aggiunto Pietro Bartolo che è stato il
responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa - . Un problema
che non esiste".
"Sono molto deluso dall'atteggiamento dell'Europa - ha
proseguito il parlamentare - che ha demandato tutto nelle mani
di coloro che hanno salvato più di 30 mila persone. Cosa che
doveva fare l'Europa, attraverso l'istituzione di un servizio di
ricerca e soccorso in mare che non ha mai fatto. Le Ong
sarebbero ben contente di lasciare il Mediterraneo se vi fosse
questo servizio. I migranti non devono arrivare in questo modo,
devono arrivare attraverso i corridoi umanitari". "Si parla
di migranti economici, migranti climatici, clandestini. Sono
delle persone - ha spiegato l'ex dirigente del Poliambulatorio
di Lampedusa -, non sono nostri nemici da cui difendere i
confini. I confini si difendono da chi viene armato, queste sono
persone che chiedono un po' d'aiuto. Salvare le persone non è
una facoltà, è un dovere e i lampedusani e le forze dell'ordine
lo hanno sempre fatto. Dire che questi migranti sono dei nemici
è insopportabile". (ANSAmed).
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Migranti: Bartolo, Lampedusa li ha sempre aiutati
'Mediterraneo torni ad essere un mare di vita e non di morte'