(ANSAmed) - TEL AVIV, 03 AGO - Nell'imminenza delle elezioni
politiche di novembre, cresce il peso degli ebrei ortodossi che
nella Knesset uscente disponevano complessivamente di 16 dei 120
deputati. Sia il premier centrista Yair Lapid sia il leader
dell'opposizione nazionalista Benyamin Netanyahu ne hanno avuto
oggi una conferma quando nelle reti sociali degli ortodossi si
sono moltiplicate espressioni di riprovazione sia verso Lapid -
per il suo progetto di prendersi una breve vacanza familiare -
sia verso Netanyahu, per un taglio di capelli. All'origine delle
proteste vi è la ricorrenza del 9 del mese di Av (un giorno di
lutto solenne, in ricordo della distruzione del Tempio di
Gerusalemme), che ricorre quest'anno il 9 agosto.
Nell'apprendere che Lapid partiva in vacanza, il leader del
partito ortodosso Shas, Aryeh Deri, lo ha redarguito severamente
per non aver ancora visitato il Muro del Pianto a Gerusalemme e
gli ha chiesto polemicamente se volesse inoltre ignorare il
digiuno del 9 di Av. Lapid ha cambiato i piani, e rientrerà
dalla vacanza sabato sera, prima dell'inizio del digiuno. Nei
guai anche Netanyahu, dopo la diffusione sul web di un suo
taglio di capelli. Secondo la tradizione, gli è stato fatto
presente, gli ebrei osservanti non si tagliano i capelli nei
giorni precedenti quel digiuno. La foto del barbiere è stata
subito rimossa dal web. Dall'ufficio di Netanyahu è stato poi
precisato che comunque circa il divieto del taglio dei capelli
ci sono fra gli ebrei tradizioni diverse. (ANSAmed).
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Israele: elezioni, Lapid e Netanyahu intimiditi da ortodossi
Il primo accorcia vacanza, il secondo spiega taglio dei capelli