(ANSAmed) - BRUXELLES, 28 GIU - Lo scorso anno è stato
caratterizzato da "sviluppi internazionali significativi" che
hanno portato ad "un aumento di un terzo delle richieste di
asilo in Ue" con 648mila domande di protezione internazionale,
ritornando così ai "livelli pre pandemia". Lo ha detto la
direttrice esecutiva dell'Agenzia dell'Ue per l'Asilo (Euaa),
Nina Gregori, presentando il rapporto sull'Asilo 2022. Nei primi
mesi di quest'anno, "abbiamo registrato il più alto numero di
richieste mensili dalla crisi dei rifugiati nel 2015- 2016", ha
spiegato Gregori, sottolineando come "i tre principali fattori
per questo aumento" siano "la strumentalizzazione dei migranti
da parte del regime bielorusso, la presa di potere dei talebani
in Afghanistan l'estate scorsa e la guerra in Ucraina".
Nei primi mesi del 2021 il numero di domande è rimasto
pressoché stabile, ma verso la metà dell'anno, le domande hanno
iniziato ad aumentare facendo registrare picchi nei mesi di
settembre e novembre 2021. E' quanto si legge nel rapporto
dell'Euaa, secondo cui questi due picchi sono in gran parte il
risultato di un aumento delle domande da parte di afghani e
siriani, incluse le numerose domande reiterate da parte degli
afghani. I siriani hanno rappresentato il gruppo di richiedenti
più numeroso nel 2021, con circa 117.000 domande nei paesi Ue,
seguiti dagli afghani che hanno presentato 102.000 domande.
Queste due cittadinanze sono state seguite a distanza dai
cittadini di Iraq (30.000 domande), Pakistan e Turchia (25.000
ciascuno) e Bangladesh (20.000). Per quanto riguarda i paesi
ospitanti, la Germania ha ricevuto il maggior numero di domande
di asilo (191.000), seguita da Francia (121.000), Spagna
(65.000) e Italia (53.000). (ANSAmed).
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Migranti: Ue, in 2021 domande asilo cresciute di un terzo
Ritorno livelli pre-pandemia. Balzo richieste in primi mesi 2022