(ANSAmed) - TUNISI, 24 GIU - "La questione dell'identità
islamica nella bozza della nuova Costituzione è stata risolta
specificando che l'Islam è la religione della maggioranza dei
cittadini e non quella dello Stato": lo ha detto in
un'intervista alla tv satellitare Al Arabiya, Sadok Belaid, il
presidente della Commissione incaricata di redigere la nuova
Costituzione tunisina, aggiungendo che "questo approccio
consente di sbarrare la strada all'islamismo e all'estremismo".
Secondo Belaïd, il regime presidenziale e quello parlamentare
hanno mostrato i loro limiti e hanno portato alla dittatura".
"Questi regimi non erano equilibrati, si è reso quindi
necessario rompere con questi due regimi e considerare una
soluzione basata sulla crisi economica e sociale cercando di
trovare una soluzione. La soluzione adottata tiene conto
dell'organizzazione dei poteri".
Belaïd ha precisato che il progetto di Costituzione prevede
limiti al potere assoluto del presidente della Repubblica
consentendogli di nominare solo due primi ministri. "Se c'è un
problema con il secondo premier designato, il presidente deve
presentare le sue dimissioni. Il parlamento ha il diritto di
presentare una mozione di censura contro il governo. D'altra
parte, il meccanismo del referendum è stato introdotto nella
bozza di Costituzione. Il principio dell'articolo 80 è stato
omesso".
Il presidente della Commissione ha anche assicurato che nella
nuova Carta i magistrati non avranno più il diritto di sciopero.
(ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Tunisia: Costituzione, Islam religione maggioranza, non di Stato
Lo ha deciso la Commissione che sta redigendo la nuova carta