(ANSAmed) - BELGRADO, 22 GIU - I leader di Serbia, Albania e
Macedonia del Nord parteciperanno al vertice Ue-Balcani
occidentali in programma domani a Bruxelles. Lo ha annunciato
oggi la presidenza a Belgrado, dopo le incertezze e i dubbi dei
giorni scorsi legati evidentemente all'insoddisfazione per i
progressi registrati dai tre Paesi nel cammino verso
l'integrazione europea.
Il presidente serbo Aleksandar Vucic e i premier albanese Edi
Rama e macedone Dimitar Kovacevski hanno avuto stamane un ultimo
contatto. "Dopo dettagliate e ampie consultazioni con
collaboratori e esponenti governativi, i leader dei tre Paesi
hanno deciso di partecipare insieme al summit, avendo concordato
i principi che saranno alla base dei colloqui con i responsabili
dell'Unione europea", ha riferito la presidenza serba in un
comunicato. La comune partecipazione al vertice, aggiunge,
"rappresenta un ulteriore passo nella lotta per l'avanzamento
dei nostri Paesi, ma anche un chiaro segnale che, nonostante i
numerosi ostacoli, continuiamo a dare un contributo costruttivo
al percorso verso l'integrazione europea". "Siamo consapevoli
che i temi in agenda al summit non saranno facili, ma la nostra
partecipazione dimostra e conferma ancora una volta l'impegno al
percorso europeo di Serbia, Albania e Macedonia del Nord", si
legge nel comunicato della presidenza serba. I tre Paesi al
tempo stesso sottolineano la loro determinazione a battersi a
favore del "dialogo quale unico e principale modello per la
soluzione di tutte le questioni aperte".
Serbia, Albania e Macedonia del Nord fanno parte
dell'iniziativa 'Open Balkan' lanciata nel 2019 con l'obiettivo
di creare un mercato comune nei Balcani occidentali, e i tre
Paesi mostrano una crescente armonizzazione di posizioni in
fatto di scambi e riforme economiche. Sullo scenario europeo
tuttavia la Serbia, che si rifiuta di aderire alle sanzioni
contro la Russia, non dovrebbe registrare alcun passo avanti nel
processo negoziale, mentre Macedonia del Nord e Albania
attendono l'avvio del negoziato di adesione, bloccato da fine
2020 dalla Bulgaria, impegnata in una dura disputa con Skopje
sul passato storico, sulla lingua e sull'identità nazionale.
Temi questi che saranno dibattuti al vertice di domani.
(ANSAmed).
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