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Inviato Vaticano, polizia Israele viola libertà religiosa

Pizzaballa, sconvolti da quanto accaduto in esequie reporter

Brutale irruzione della polizia israeliana ai funerali della reporter di Al-Jazeera Shireen Abu Akleh

Redazione Ansa

TEL AVIV - La polizia israeliana "ha violato in maniera molto brutale" il diritto "alla libertà religiosa" della Chiesa durante i funerali della reporter Shireen Abu Akleh. Lo ha detto l'incaricato di affari della Delegazione apostolica in Terra Santa, padre Thomas Grysa, durante una conferenza stampa a Gerusalemme. Un diritto, ha spiegato, "incluso nell'accordo fondamentale tra Israele e Santa Seda". "Questo episodio - ha aggiunto - costituisce un momento di tensione fra Israele e Santa Sede, anche se non è il primo".

"Siamo sconvolti per le modalità ingiustificabili per quello che è accaduto e vogliamo denunciare e condannare in maniera chiara e inequivocabile", ha detto il Patriarca latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa sul comportamento della polizia israeliana ai funerali della reporter di Al-Jazeera, riferendosi alla carica degli agenti contro chi portava la bara alle esequie. "Le ragioni di sicurezza non possono giustificare un evento di questo genere - ha aggiunto - , che colpisce la sensibilità della comunità cristiana e non solo, soprattutto in un momento così delicato come quello che stavamo vivendo".

I Vescovi e i fedeli delle Chiese cristiane hanno "condannato la violenta intrusione della polizia israeliana nella processione funebre della giornalista uccisa Shireen Abu Akleh mentre si dirigeva dall'ospedale San Giuseppe alla Chiesa greco-melchita". "La polizia - è scritto in un documento diffuso durante la conferenza stampa di oggi a Gerusalemme presieduta da Pizzaballa - ha fatto irruzione in un ospedale cristiano, mancando di rispetto alla Chiesa, all'ospedale stesso e alla memoria della deceduta e costringendo i portatori di bara quasi a far cadere il feretro". "L'invasione della polizia israeliana e l'uso sproporzionato della forza, con l'attacco alle persone in lutto, i colpi con i bastoni, l'uso delle granate fumogene, gli spari di pallottole di gomme, la paura per i pazienti dell'ospedale, è una grave violazione delle norme e dei regolamenti, incluso la libertà di fede e i fondamentali diritti umani che devono essere rispettati in uno spazio pubblico".

"Quanto accaduto venerdì scorso - hanno proseguito - ha ferito non solo la Comunità cristiana, le suore del San Giuseppe dell'Apparizione, proprietaria dell'ospedale, ma anche tutti i popoli che in questo posto hanno trovato e trovano ancora pace e ospitalità".

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