(ANSAmed) - LISBONA, 12 MAG - In Portogallo la proposta che
l'assenza di aborti volontari tra le pazienti dei centri di
salute pubblici potesse essere inclusa tra i criteri tramite i
quali i medici di famiglia vengono valutati e retribuiti dallo
Stato, è stata definitivamente respinta. A dare la notizia sono
tutte le principali testate portoghesi.
Questa settimana il ministero della Salute portoghese stava
valutando i nuovi indicatori per stabilire la qualità dei centri
di salute cosiddetti di modello B, ovvero quelli considerati più
efficienti, dalla quale dipende anche un'eventuale retribuzione
extra ai medici. Tra gli indicatori proposti c'era l'assenza di
interruzioni volontarie di gravidanza e di patologie
sessualmente trasmissibili tra le pazienti, cosa che secondo i
proponenti avrebbe segnalato una buona attività del centro nel
campo della pianificazione famigliare.
La notizia aveva scatenato polemiche e proteste, soprattutto
da parte delle organizzazioni e dei sindacati dei medici e del
personale sanitario, oltre che delle organizzazioni per i
diritti delle donne, che avevano chiamato la proposta
"inaccettabile", "retrograda" e "discriminante". Il timore era
che sia i medici che le donne coinvolte potessero subire
pressioni su una decisione che - hanno ribadito i contrari -
deve invece essere libera e può dipendere da molti fattori
personali. In Portogallo l'aborto è stato reso legale solo dal
2007, tramite referendum. (ANSAmed).
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Portogallo: aborto non sarà criterio per valutazione medici
Proposta era assenza di IVG tra pazienti fosse di fatto premiata