(ANSAmed) - BELGRADO, 05 MAG - Belgrado negozierà con la
Russia dopo il 10 maggio sul rinnovo del contratto per le
forniture di gas e sui prezzi da applicare a tali consegne. Lo
ha detto il presidente serbo Aleksandar Vucic, mostrandosi
preoccupato per la crisi energetica legata al conflitto in
Ucraina. La Serbia, ha sottolineato Vucic al termine di una sua
visita a Berlino, dipende al 100% dal gas russo e al 60% per le
importazioni di petrolio, e al momento non si parla di possibile
diversificazione nell'approvvigionamento energetico del Paese.
Lo scorso novembre, in un incontro a Soci con il presidente
Vladimir Putin, Vucic aveva concordato la prosecuzione di
forniture di gas russo alla Serbia per altri sei mesi al prezzo
di grande favore di 270 dollari per mille metri cubi: un valore
di molto inferiore a quelli praticati sui mercati
internazionali. Ora la situazione, con la guerra in Ucraina, non
è più la stessa, e Vucic spera che potrà ancora contare su
forniture russe a condizioni vantaggiose.
Anche se ha l'obiettivo di integrarsi nella Ue, la Serbia
mantiene stretti rapporti di amicizia con la Russia, della quale
è il principale alleato nei Balcani. E l'appoggio di Mosca sia
sulle forniture energetiche a prezzi convenienti sia sulla
questione del Kosovo è alla base del rifiuto di Belgrado di
aderire alle sanzioni occidentali contro la Russia per il suo
intervento militare in Ucraina. (ANSAmed).
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Gas: presidente Serbia, verso nuovo negoziato con la Russia
Vucic, 'dopo il 10 maggio, noi dipendiamo al 100% dal gas russo'