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Libano: Hariri lascia la vita politica e boicotta le elezioni

Voto per le legislative è previsto a maggio

Saad Hariri durante un comizio a Beirut

Redazione Ansa

BEIRUT - L'ex premier libanese Saad Hariri, figlio ed erede politico del defunto ex primo ministro Rafiq Hariri ucciso a Beirut nel 2005, ha annunciato oggi che intende ritirarsi dalla vita politica e che non parteciperà alle prossime elezioni legislative previste in Libano a maggio.

Hariri ha anche invitato la Corrente del Futuro, da lui diretta per lunghi anni, a seguire il suo esempio nel boicottare le legislative del maggio prossimo. "Non mi candiderò alle elezioni e non presenterò nessuna candidatura della Corrente del Futuro a mio nome", ha affermato Hariri, durante un discorso pronunciato a Beirut di fronte ai membri del suo partito.

"Dopo l'assassinio di Rafiq Hariri - ha detto l'ex premier in riferimento all'omicidio del padre - sono stato scelto per perseguire il suo progetto, e non perché la famiglia Hariri rimanesse al potere". "Questo progetto si può riassumere in due idee: prevenire qualsiasi guerra civile in Libano e garantire una vita migliore ai libanesi. Sono riuscito nel primo, ma non nel secondo", ha detto.

"Evitare una guerra civile mi ha spinto ad accettare di scendere a compromessi, tra cui l'accordo di Doha, la visita a Damasco, l'elezione di Michel Aoun alla presidenza, e altre cose", ha ricordato. Questi compromessi sono stati presi a mie spese... ho perso in termini di fortuna personale, di amici e persino di fratelli. Potrei sopportare tutto questo, ma non sopporto di vedere i libanesi che pensano che io faccia parte di un sistema che non riesce più a trovare soluzioni", ha affermato.

Hariri, a lungo legato all'Arabia Saudita come suo padre Rafiq, aveva lasciato il Libano nel luglio dell'anno scorso dopo che erano falliti diversi tentativi di dare vita a un nuovo governo. Da allora si è stabilito negli Emirati Arabi Uniti dove ha investito parte del suo capitale. Il Libano è alle prese con la peggiore crisi economica degli ultimi decenni e il governo ha annunciato default nel marzo del 2020. L'uscita di scena politica di Hariri mette ora in difficoltà gli altri leader politico-confessionali libanesi con cui da anni l'ex premier sunnita faceva accordi elettorali e politici.

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