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Tunisia: opposizioni in piazza nonostante divieti anti Covid

Vietata anche preghiera del venerdì per due settimane

Redazione Ansa

TUNISI - Si preannuncia una giornata "calda" sotto il punto di vista dell'ordine pubblico a Tunisi, nell'undicesimo anniversario della Rivoluzione del 2011.
Nonostante il divieto di assembramenti e manifestazioni in funzione anti Covid e l'annullamento della preghiera del venerdì in moschea per due settimane deciso ieri dal governo, le opposizioni hanno confermato infatti l'intenzione di svolgere oggi le manifestazioni già annunciate nelle scorse settimane, per "celebrare la rivoluzione" ma soprattutto per protestare contro quello che definiscono il "colpo di Stato" da parte del presidente Kais Saied, che il 25 luglio scorso ha congelato il Parlamento e cacciato il premier, per imporre una tabella di marcia che porterà al referendum costituzionale il 25 luglio e a nuove elezioni legislative il 17 dicembre prossimo.
Sulla centrale Avenue Bourguiba della capitale, già transennata dalle forze dell'ordine in nottata, hanno annunciato di voler manifestare i tre partiti socialdemocratici Attayar, Ettakattol e il Partito Repubblicano, poi l'islamico Ennhadha e il collettivo "Cittadini contro il colpo di Stato", guidato dall'attivista Jaouhar Ben Mbarek e formato da simpatizzanti di Ennhadha e della coalizione islamista Al Karama, oltre che da rappresentanti della società civile. Il ministero dell'Interno ha reso noto che sono state poste agli arresti preventivi due persone ritenute costituire "una grave minaccia per l'ordine pubblico", una delle quali coinvolta in un'inchiesta per terrorismo.

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