(ANSAmed) - PRISTINA, 14 GEN - La dirigenza di Pristina ha
respinto l'appello dei cinque Paesi occidentali - Usa, Germania,
Francia, Italia, Gb - e della Ue a organizzare domenica il
referendum sulla giustizia anche per i serbi del Kosovo,
sostenendo che ciò sarebbe una chiara violazione della
costituzione e delle leggi del Kosovo.
In una dichiarazione congiunta diffusa al termine della
riunione con i diplomatici dei cinque Paesi occidentali e della
Ue, la presidente del Kosovo Vjosa Osmani, il premier Albin
Kurti e il presidente del parlamento Glauk Konjufca hanno
osservato che "l'apertura di seggi elettorali della Serbia in
Kosovo costituisce una violazione della costituzione e delle
leggi del Kosovo, nonché delle pratiche internazionali". Un tale
atto, aggiungono, si configura come violazione dell'integrità
territoriale dello stato indipendente e sovrano del Kosovo da
parte della Serbia. I cittadini serbi del Kosovo con doppia
cittadinanza, è stato ribadito nel documento congiunto della
dirigenza kosovara, "avranno il diritto di votare secondo gli
standard e le pratiche internazionali, vale a dire via posta o
all'Ufficio di collegamento a Pristina". Le istituzioni kosovare
hanno quindi invitato la comunità internazionale ad applicare
gli stessi standard nei confronti del Kosovo come avviene con
qualsiasi altro Paese, poiché "l'indipendenza del nostro Paese
non è solo riconosciuta dalla maggior parte degli Stati
democratici del mondo, ma è stata anche suggellata dalla Corte
internazionale di giustizia". "La costituzione del Kosovo, le
leggi vigenti in Kosovo così come il diritto internazionale e la
prassi internazionale non riconoscono il diritto di uno stato di
tenere un referendum nel territorio sovrano di un altro Stato",
si afferma nella dichiarazione congiunta di presidente, premier
e capo del parlamento. "Pertanto le pratiche fin qui applicate
dal 2012 sono incostituzionali, e di conseguenza non sono un
obbligo per le attuali istituzioni della Repubblica del Kosovo,
derivanti dalla chiara volontà dei cittadini espressa il 14
febbraio 2021" (data del successo elettorale del partito
'Autodeterminazione' del premier Albin Kurti, ndr).
Il riferimento alle pratiche applicate dal 2012 riguarda la
decisione dei precedenti governi kosovari di consentire, in
occasione di appuntamenti elettorali in Serbia, l'allestimento
in Kosovo, in collaborazione con l'Osce, di seggi elettorali per
consentire alla popolazione serba di votare. Anche alcuni
partiti di opposizione hanno concordato con il governo
sull'inammissibilità del referendum per i serbi del Kosovo. Il
premier Kurti da parte sua ha annunciato che domani alle 14 si
terrà una sessione straordinaria del parlamento kosovaro.
(ANSAmed).
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Kosovo respinge referendum per serbi, 'viola costituzione'
Conclusa riunione presidente e premier con ambasciatori