(ANSAmed) - BEIRUT, 13 GEN - Dopo una serata di scontri e
forti tensioni tra manifestanti e polizia a Beirut, di fronte
alla sede della contestata Banca centrale, è cominciato oggi in
tutto il Libano il "giorno della rabbia", uno sciopero di
protesta indetto inizialmente dal sindacato degli autisti di
mezzi pubblici e a cui hanno poi aderito molte altre figure
professionali.
Si protesta per il nuovo aumento dei prezzi di prima
necessità, come benzina e pane, a seguito dell'ennesima
svalutazione della lira locale. Un dollaro statunitense è ora
scambiato con 33 mila lire, mentre solo due anni fa un dollaro
valeva 1.500 lire al cambio fisso.
Per tutta la giornata di oggi, le scuole, le università e le
banche rimarranno chiuse, mentre gli autisti di mezzi pubblici
bloccheranno le principali strade in tutto il Libano,
interrompendo la circolazione.
Ieri sera decine di manifestanti hanno protestato di fronte
alla sede della Banca centrale a Beirut e si sono verificati
scontri prolungati con le forze dell'ordine. Altri incidenti
potranno verificarsi oggi a Beirut e in altri epicentri della
protesta.
Il Libano vive dall'autunno del 2019 la sua peggiore crisi
finanziaria degli ultimi decenni. Il governo ha annunciato
default nel marzo del 2020. E sono in corso negoziati tra le
autorità libanesi e il Fondo monetario internazionale per
studiare misure per salvare la disastrata economia del paese.
(ANSAmed).
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Libano: scioperi e proteste, scatta il 'giorno della rabbia'
In serata forti tensioni di fronte a sede della Banca Centrale