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Riprende in Turchia il processo per l'omicidio Khashoggi

Reporter senza frontiere: 'Ci troviamo quasi a un punto morto'

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ISTANBUL, 23 NOV - Si è tenuta a Istanbul una nuova udienza del processo per l'uccisione nel 2018 del giornalista Jamal Khashoggi in cui sono giudicati in contumacia 26 sauditi accusati di avere avuto un ruolo nell'omicidio del reporter. Nell'udienza di oggi i giudici hanno richiesto al Ministero della Giustizia turco di chiedere a Riad i nomi di coloro che sono già stati condannati in un processo sull'omicidio del giornalista che si è tenuto in Arabia Saudita in modo tale che non ricevano una nuova condanna. Il processo è stato quindi aggiornato al 24 febbraio.

"Tutti sanno che il processo sarà simbolico fino a quando gli imputati non saranno catturati e portati in Turchia", ha affermato il rappresentante turco di Reporter senza frontiere (Rsf) Erol Onderoglu definendo il caso "ormai a un punto morto" e chiedendo che venga incluso nella lista degli indagati il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman (Mbs).

Khashoggi aveva criticato apertamente Mbs e un rapporto dell'intelligence Usa sostiene che il principe ereditario saudita abbia approvato un'operazione per catturare o uccidere il giornalista a Istanbul. Il 2 ottobre 2018 Khashoggi si era recato al Consolato di Riad a Istanbul per ottenere i documenti necessari a sposare la sua fidanzata turca Hatice Cengiz. Il giornalista non è mai uscito dall'edificio e funzionari turchi ritengono sia stato fatto a pezzi all'interno della missione consolare anche se i resti del cadavere non sono mai stati trovati. L'omicidio fu criticato fortemente dal presidente Recep Tayyip Erdogan che tagliò i rapporti con l'Arabia Saudita.

Recentemente il leader turco non è più tornato a commentare il caso parallelamente a tentativi diplomatici di riavvicinamento tra Ankara e Riad.(ANSAmed).

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