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Candidato a capo Interpol degli Emirati denunciato per tortura

Avvocati vittime: 'Turchia apra un'inchiesta e lo arresti'

Matthew Hedges con la moglie a Londra prima dell'arresto negli Emirati

Redazione Ansa

ISTANBUL - È stata presentata alle autorità turche una denuncia per tortura e abusi dei diritti umani contro il generale Naser Ahmed al Raisi, attuale ispettore generale del Ministero dell'Interno degli Emirati Arabi Uniti e candidato a presidente dell'Interpol. Lo fanno sapere, in una conferenza stampa a Istanbul, gli avvocati di Matthew Hedges e Ali Issa Ahmad, cittadini britannici che denunciano di avere subito torture tra il 2018 e il 2019 da parte delle autorità degli Emirati di cui al Raisi era all'epoca responsabile.

I legali chiedono alle autorità turche di aprire un'inchiesta e di arrestare Raisi, in questo momento a Istanbul in occasione dell'assemblea generale dell'Interpol che si aprirà domani e in cui il generale punta ad essere eletto presidente. "Per due giorni non mi hanno permesso di dormire o bere, ho subito torture fisiche e psicologiche, elettroshock e non potevo avere contatti con nessuno", ha denunciato Ali Issa Ahmad, arrestato mentre era in vacanza negli Emirati per aver indossato una maglietta della squadra del Qatar. Matthew Hedges ha ricordato di aver trascorso 7 mesi, di cui 2 senza assistenza consolare, detenuto in regime di isolamento negli Emirati dove ha subito torture ed è stato forzato ad assumere farmaci da cui è tuttora dipendente.

Secondo l'articolo 13 del codice di procedura penale turco, Ankara può lanciare un'inchiesta e arrestare cittadini stranieri per alcuni crimini, tra cui tortura, anche se sono stati perpetrati al di fuori della Turchia e anche se le vittime non sono cittadini turchi. Lo ha ricordato l'avvocato Rodney Dixon affermando che l'elezione di Raisi potrebbe rappresentare un precedente pericoloso e una macchia nella storia dell'Interpol.

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