(ANSAmed) - BRUXELLES, 22 OTT - "Sono molto soddisfatto di
come si è conclusa la discussione su questi punti. Il testo
originario parlava solo di movimenti secondari senza citare
l'equilibrio
tra responsabilità e solidarietà. Il testo attuale ha introdotto
questo concetto". Lo ha detto il premier Mario Draghi al termine
del Consiglio Ue sul dossier migranti.
Quanto al controverso tema della richiesta di alcuni Paesi del
finanziamento Ue dei muri sulle frontiere esterne, Draghi ha
negato che ci siano state aperture. "La commissione non è
d'accordo e al Consiglio europeo in tanti non sono d'accordo,
compresi noi".
"Il problema che abbiamo vissuto per tantissimi anni da soli
- ha poi detto Draghi - oggi è un problema di tutti e quindi è
importante non dividersi, perché ormai è un problema comune, non
ha senso privilegiare un Paese o una rotta", ha detto Draghi
citando la pressione "che si esercita al confine tra la
Bielorussia e i Paesi Baltici e la Polonia dove "l'immigrazione
è usata strumentalmente dal regime bielorusso", "la pressione
che viene dalla Turchia che è destinata ad aumentare" con la
crisi afghana, e "la pressione del Nord Africa che noi
conosciamo fin troppo bene".
Il presidente del Consiglio ha quindi sottolineato la
necessità di "ribilanciare la dimensione esterna dell'Unione
dando al Mediterraneo meridionale la stessa importanza che si dà
al Mediterraneo orientale" in termini di allocazione di fondi.
(ANSAmed).
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Draghi, 'soddisfatto' dalla discussione Ue sui migranti
L'Ue 'non è d'accordo su finanziamento Ue per i muri'