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Spagna: Sanchez, 10 anni fa sconfitto il terrorismo Eta

'Non libereremo terroristi in cambio sostegno separatisti'

Redazione Ansa

(ANSAmed) - MADRID, 20 OTT - "Dieci anni fa, la società spagnola, la democrazia e la ragione hanno sconfitto il terrorismo. La fine dell'Eta ha cambiato il corso della Spagna, che ha iniziato una nuova fase di convivenza e unità. Oggi la memoria delle vittime deve essere il motore che continua a guidarci verso un Paese libero": è il tweet con cui il premier spagnolo, Pedro Sánchez, ha ricordato l'annuncio del 20 ottobre 2011 con il quale l'organizzazione terroristica basca dichiarò la fine della sua lotta armata.

Il premier ha quindi affermato in Parlamento che il suo governo "non" è disposto a liberare detenuti condannati per il terrorismo dell'Eta in cambio del sostegno dei separatisti di sinistra baschi, le cui formazioni hanno contribuito alla sua investitura nel 2020 e che rivendicano maggiori garanzie per gli ex terroristi in carcere. Il primo ministro ha risposto così a una domanda postagli dal leader dell'opposizione, il popolare Pablo Casado, nel giorno del decimo anniversario della fine della lotta armata dell'Eta. Una ricorrenza che sta suscitando un intenso dibattito pubblico in Spagna sull'eredità storica dei cinque decenni di terrorismo indipendentista. Casado ha fatto riferimento a delle dichiarazioni — riportate oggi da diversi media iberici — di Arnaldo Otegi, storico e discusso leader politico della sinistra indipendentista basca ed ex membro dell'Eta. "Noi abbiamo 200 (detenuti) dentro. E devono uscire dal carcere. E se per questo sarà necessario votare la legge di Bilancio, lo faremo senza nessun problema", avrebbe detto Otegi, che è coordinatore della coalizione Eh Bildu, lunedì in un incontro con militanti, secondo la traduzione dal basco allo spagnolo pubblicata da El Correo e altri giornali. Ore prima, Otegi aveva fatto una dichiarazione solenne nella quale affermava per la prima volta che il dolore patito dalle vittime dell'Eta "non sarebbe mai dovuto esistere", un gesto considerato dal governo di Sánchez "insufficiente". (ANSAmed).

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