(ANSA) - IL CAIRO, 19 OTT - Esattamente dieci anni fa moriva
per un linciaggio il despota libico Muammar Gheddafi, dopo oltre
42 anni di potere. Il brutale epilogo di una brutale dittatura
che però non ha dato libertà e democrazia alla Libia, bensì
altre due guerre civili e un'instabilità che ancora perdura a
poche centinaia di chilometri dalle coste italiane dove
approdano centinaia di migliaia di migranti.
Gheddafi fu catturato e ucciso nei pressi di Sirte, sua zona
d'origine, nel nord della Libia sull'omonimo golfo. Vi era stato
localizzato già ad agosto, quando le forze ribelli stavano per
conquistare Tripoli.
Il 20 ottobre 2011, vista l'inutilità degli sforzi per
difendere Sirte nella quale si era asserragliato, Gheddafi tentò
di fuggire nel deserto per continuare la resistenza dalle dune,
ma il convoglio in cui viaggiava fu individuato di droni
statunitensi e attaccato da aerei francesi.
Ferito alle gambe e catturato vivo, l'odiato despota fu
picchiato a lungo per poi essere ucciso con un colpo di pistola
alla testa e i suoi ultimi momenti di vita furono registrati in
numerosi video. Il suo cadavere poi fu trasportato a Misurata,
esposto al pubblico e infine sepolto in una località segreta nel
deserto libico. Con la sua morte l'allora Consiglio Nazionale di
Transizione (Cnt), l'organo politico della ribellione, proclamò
la "liberazione" del Paese.
Il "capo della rivoluzione" che nel 1969 aveva rovesciato la
monarchia era stato spazzato via dai venti della primavera
araba, ma soprattutto da un controverso intervento
internazionale, lanciato nel 2011 sotto l'egida della Nato.
Raid che però hanno fatto anche precipitare il Paese
nordafricano in una spirale di guerre civili (quella del 2014 e
l'attacco del generale Khalifa Haftar a Tripoli nel 2019/'20) e
divisioni alimentate da ingerenze straniere: solo l'anno scorso
è stato istituito un governo di transizione, sotto l'egida delle
Nazioni Unite, per guidare il Paese verso le elezioni
presidenziali previste per il 24 dicembre.
Le leggi per le elezioni presidenziali e legislative varate
dal Parlamento (Hor) insediato nell'est dominato da Haftar sono
state però respinte da quella sorta di Senato insediato a
Tripoli che è l'Alto Consiglio di Stato (Hsc). Il Parlamento ha
quindi cambiato il calendario mantenendo le presidenziali per la
vigilia di Natale e facendo slittare le legislative al mese
dopo. (ANSA).
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Libia, dieci anni fa il linciaggio di Gheddafi
Ma la morte del dittatore ha portato guerre civili e instabilità