(ANSAmed) - BEIRUT, 12 OTT - L'ex ministro e deputato
libanese Ali Hassan Khalil, vicino all'inamovibile presidente
del Parlamento Nabih Berri, ha ricevuto oggi un mandato
d'arresto nell'ambito dell'inchiesta in corso in Libano per
l'esplosione del porto di Beirut il 4 agosto del 2020 nella
quale sono state uccise 219 persone. Lo riferiscono fonti
giudiziarie di Beirut, citate dai media locali. Le fonti
affermano che l'ex ministro delle finanze Khalil è accusato,
assieme ad altri alti esponenti dell'establishment istituzionale
libanese, di cui l'ex premier Hassan Diab, di "omicidio colposo,
mancanze e incuria".
L'emissione del mandato di arresto nei confronti di Khalil
giunge poche ore dopo le pesanti accuse rivolte ieri sera, in un
discorso trasmesso in diretta tv, da Hasan Nasrallah, leader del
partito armato sciita filo-iraniano Hezbollah. Il Partito di Dio
accusa il giudice Tareq Bitar di voler "politicizzare"
l'inchiesta sull'esplosione il 4 agosto del 2020 di 2.750
tonnellate di nitrato di ammonio. Queste erano state tenute per
sette anni nel cuore della capitale libanese, in un hangar del
porto di Beirut.
Hezbollah è parte integrante delle istituzioni libanesi ed è
un alleato politico del movimento Amal, diretto dal presidente
del Parlamento Nabih Berri, sia del partito del presidente della
Repubblica Michel Aoun. Nelle scorse settimane il giudice Bitar,
titolare dell'inchiesta sull'esplosione del porto di Beirut,
aveva emesso un mandato di arresto nei confronti dell'ex
ministro dei Trasporti Youssef Fenanios. Gli ex ministri Khalil
e Fenanios, assieme ad altri imputati eccellenti, hanno tentato
di bloccare l'inchiesta presentando una ricusazione del
magistrato. Ma la corte d'appello di Beirut ha nei giorni scorsi
respinto le richieste e il lavoro del giudice Bitar ha potuto
riprendere.(ANSAmed).
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Libano:esplosione Beirut, mandato di arresto per ex ministro
All'indomani dell'attacco degli Hezbollah al procuratore Bitar