(ANSAmed) - RABAT, 08 SET - Il Pjd, partito della Giustizia e
dello Sviluppo, al potere in Marocco per due legislature
consecutive, rischia il tutto per tutto, alle elezioni che
chiamano i cittadini al voto, oggi fino alle 19. Unico partito
filoislamista di tutto il Maghreb a guidare una coalizione di
governo, potrebbe perdere il successo conquistato nel 2011,
all'indomani delle primavere arabe, con una campagna populista
contro corruzione e dispotismo. Nel 2016 ottenne il secondo
clamoroso successo conquistando un terzo dei seggi.
Oggi si presenta indebolito, in un paese provato dalla
pandemia, che perde il 7% del pil ed è costretto, fin dalle
prime avvisaglie di Covid-19, a seguire misure eccezionali di
coprifuoco e chiusure. Il turismo, settore che vale l'8% del
Prodotto interno lordo, è in ginocchio, ridotto a un terzo
dell'attività abituale e il tasso di povertà è passato dal'1.7
all'11.7% secondo l'istituto marocchino delle statistiche.
In questa già delicata situazione, i Pjd si presenta in
ordine sparso, guidato dall'ex primo ministro El Otmani che non
conta più sull'appoggio di numerosi dei suoi ministri, molti dei
quali in posti chiave.
Il Marocco, 36 milioni di abitanti, è governato di fatto da
re Mohammed VI che decide sulle questioni strategiche, quali
energia e industria, a prescindere dal risultato elettorale. Il
partito liberale di centro destra, Rni, è dato per favorito,
anche se per governare dovrà cercare l'accordo con il Pam,
partito dell'Autenticità e della Modernità. (ANSA).
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Marocco al voto, rischia il partito filoislamista al governo
Legislative delicate dopo due legislature