(ANSAmed) - TUNISI, 05 AGO - Il consiglio direttivo del
partito islamico Ennhadha, prima forza in Parlamento e
principale danneggiato dalle decisioni del presidente Kais Saied
chiede l'accelerazione del ritorno a una situazione di normalità
costituzionale e la revoca della sospensione del Parlamento, in
modo che possano riprendere i lavori in aula.
In un comunicato Ennhadha si dice pronto ad interagire
positivamente per superare gli ostacoli e l'instaurazione di un
clima che consenta la ripresa della transizione democratica. Il
partito, che continua a definire la decisione di Saied "un colpo
di Stato" costituzionale, sottolinea la necessità di condurre
un'accurata autocritica delle proprie politiche nell'ultimo
periodo e di essere pronto ad effettuare le necessarie revisioni
al suo interno, ai suoi programmi e le sue prospettive in vista
del suo XI congresso previsto per la fine di quest'anno,
affinché siano in linea con i messaggi espressi dall'opinione
pubblica e con le esigenze del Paese. Ennhadha insiste inoltre
"sulla sua disponibilità ad intraprendere la strada del dialogo
con tutte le parti nazionali, in primis il capo dello Stato, per
superare la crisi, raggiungere la pace sociale e intraprendere
le necessarie riforme". La direzione esprime anche il suo
impegno alla lotta alla corruzione e all'incriminazione dei
soggetti coinvolti, qualunque sia la loro posizione o
appartenenza, nell'ambito della legge.
Il partito guidato da Rached Ghannouchi, anche presidente del
parlamento, chiede l'avvio di un dialogo nazionale per
intraprendere le riforme politiche ed economiche necessarie
affinché il Paese possa porre fine alla crisi. Ennhadha, nella
nota ammette di aver compreso la crescente rabbia popolare,
soprattutto tra i giovani, dovuta al fallimento economico e
sociale a dieci anni dalla rivoluzione, e il fatto che essi
ritengano responsabile l'intera classe politica. Raccomanda
quindi di accelerare la presentazione del nuovo governo al
parlamento per il voto di fiducia, in modo che possa affrontare
rapidamente la lotta alla pandemia, reperire le risorse
necessarie per il bilancio 2021 e preparare il bilancio 2022.
E per sottolineare che nessun argomento può giustificare un
allontanamento da conquiste come quella della transizione
democratica e del rispetto dei diritti e delle libertà. Ennahdha
esprime, in questo contesto, la sua profonda preoccupazione per
gli arresti, che hanno colpito blogger e deputati dopo il 25
luglio 2021, nonché i procedimenti legali contro i civili
avviati dalla giustizia militare, in violazione della
Costituzione. Il partito ha anche espresso il timore per il
fatto che misure eccezionali potranno eventualmente essere
utilizzate attraverso la giustizia per regolare i conti
politici. (ANSA) (ANSAmed).
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Tunisia: Ennhadha chiede 'dialogo nazionale'
E insiste sulla revoca della sospensione del Parlamento