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Draghi-Sanchez, insieme siamo più forti

Con Spagna-Francia-Germania per Ue più moderna, dice premier

Pedro Sanchez e Mario Draghi al foro di dialogo italo-spagnolo a Barcellona

Redazione Ansa

BARCELLONA - "Voglio ripetere quel che ha detto poco fa Pedro Sanchez: insieme siamo più forti. Questo sarà il tono di tutto il mio discorso". Così il premier Mario Draghi ha aperto il suo intervento al foro di dialogo italo-spagnolo a Barcellona, citando un passaggio del discorso del primo ministro spagnolo che lo ha preceduto.

"Insieme siamo più forti", aveva affermato Sánchez, che aveva anche ricalcato la "stima" e "l'interesse particolarmente intensi tra i cittadini della Spagna e dell'Italia".

"Italia e Spagna non sono solo unite da profondi legami storici, politici e culturali. Sono partner strategici negli ambiziosi progetti che abbiamo davanti in Europa", ha proseguito Draghi. "La transizione ecologica, la digitalizzazione, la trasformazione delle nostre città. Insieme a Francia, Germania, e gli altri Stati membri vogliamo costruire un'Unione europea più moderna, competitiva e solidale. Che superi le tradizionali divisioni tra Nord e Sud, e si mostri unita nel confronto con le altre potenze globali del nostro tempo".

"Stamattina abbiamo avuto modo di dialogare sulle nostre relazioni bilaterali che sono forti e si rafforzeranno per le sfide del futuro", ha affermato Sanchez intervenendo al foro.

"L'accordo sui fondi Next Generation oggi non sarebbe una realtà senza il contributo e l'accelerazione di questo dibattito che hanno intrapreso i governi della Spagna e dell'Italia nei momenti difficili e oscuri della pandemia", ha sottolineato il premier spagnolo.

"Sbaglia chi continua a pensare che la relazione reciproca tra l'Italia e la Spagna sia una questione di concorrenza", perché la ricerca comune è invece di "collaborazione, cooperazione e coordinamento", ha affermato Sanchez, aggiungendo che la Spagna propone all'Italia di "esplorare insieme" alleanze nel campo dell'idrogeno rinnovabile, della trasformazione digitale, e dello sviluppo industriale, in quanto entrambe le nazioni sono "parti determinanti" del piano di ripresa economica europeo.

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