(ANSAmed) - ROMA, 16 GIU - Patrick Zaki, lo studente egiziano
dell'Università di Bologna in carcere in Egitto dal febbraio
2020, oggi compie 30 anni. È il secondo compleanno che il
ricercatore e attivista per i diritti umani trascorre in cella.
Gli attivisti della rete 'Patrick Libero', amici e
familiari, gli augurano buon compleanno e reclamano la sua
innocenza: "Di cosa c'è bisogno - si chiedono - per lasciarlo
andare? Abbiamo provato cento volte che è innocente. Ha già
trascorso un anno e quattro mesi in prigione".
"Chiediamo al governo di applicare l'indicazione unanime del
Parlamento e dargli la cittadinanza". Così il segretario del Pd
Enrico Letta su Twitter. Anche il presidente
dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, sui social sottolinea
che la detenzione di Zaki è "inaccettabile" e dunque
"continuiamo a chiedere con forza la sua liberazione e il
conferimento della cittadinanza italiana. Vogliamo che Patrick
torni a studiare qui a Bologna".
"La nostra voce continuerà a farsi sentire fino a che non ti
sapremo di nuovo accolto nella nostra comunità e in grado di
abitare la speranza nel futuro". È un passaggio del messaggio
che Francesco Ubertini, rettore dell'Università di Bologna,
rivolge a Patrick George Zaki, studente dell'ateneo in carcere
in Egitto da oltre un anno, nel giorno del trentesimo compleanno
dell'attivista egiziano. "Numerosi sono gli eventi, a Bologna e
in tutto il nostro Paese, che in questi giorni vogliono tenere
alta l'attenzione sul tuo stato di ingiusta prigionia e
privazione di quel bene inalienabile che è la libertà",
sottolinea Ubertini. Una "incessante mobilitazione", ricorda il
rettore, che non è legata solo alla ricorrenza odierna ma che è
viva fin dal 7 febbraio 2020, data del suo arresto. "Nessuno di
noi ha mai smesso di sperare, neppure per un giorno, nella tua
liberazione, e di pensare a te con empatia, senso di vicinanza e
trepidante attesa di una svolta positiva. Essere con te anche
oggi - prosegue Ubertini - e ricordare che giungi al traguardo
dei tuoi trent'anni, è cionondimeno importante perché ci
consente di pensarti non solo come studente, come risoluto
sostenitore della libertà del pensiero critico, ingiustamente
detenuto nel mancato rispetto dei diritti umani, ma anche e
soprattutto come uomo, accompagnato e sostenuto, sino a un anno
e mezzo fa, come tutte e tutti noi, da speranze, progetti,
aspettative, sogni. Il fatto che sia stato sospeso con inaudita
violenza e inaccettabile sopraffazione il corso della tua vitale
energia e della tua crescita è quanto ci fa più male. Ma è anche
quello che ci spinge a continuare, con immutata tenacia, la
battaglia per la tua liberazione".
Bologna, che insieme ad altre città italiane gli ha
conferito la cittadinanza onoraria, oggi inaugura a porta
Saragozza la mostra 'Patrick patrimonio dell'umanità', un
chilometro e mezzo di striscioni realizzati dal fumettista e
attivista Gianluca Costantini, dedicati alle storie di
prigionieri di coscienza privati della libertà in 13 Paesi
diversi. L'iniziativa è organizzata da 6000 Sardine, Amnesty
International Italia, Comune di Bologna, Università degli Studi
di Bologna e Arcidiocesi di Bologna, in partnership con Coop
Alleanza 3.0 e Station to Station, l'associazione che ha
raccolto oltre 260.000 firme su Change.org per chiedere la
cittadinanza italiana per Patrick Zaki. (ANSAmed).
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Zaki compie 30 anni in carcere, attivisti: 'È innocente'
Secondo compleanno in cella, Bologna inaugura mostra