(ANSAmed) - NAPOLI, 15 GIU - Una dichiarazione congiunta
dei ministri dell'Energia dei Paesi del Mediterraneo per unire
gli sforzi nelle sfide sull'energia nell'area e promuovere una
rinascita sostenibile e inclusiva dopo la pandemia di covid19.
Si è chiuso così l'incontro dei ministri del settore dei 42
Paesi dell'Unione per il Mediterraneo (UpM) che si è svolto a
Lisbona, in Portogallo nella terza edizione della "Conferenza
ministeriale sull'energia" dell'area. Al centro della
discussione la cooperazione tra i Paesi nella sicurezza
energetica e la transizione con il taglio alle emissioni.
Con una popolazione di oltre 500 milioni di persone, in
crescita, si stima che la domanda di energia crescerà di oltre
il 50% entro il 2040 e i ministri hanno adottato una nuova
dichiarazione che sarà tradotta in piani di azione concreti che
saranno sviluppati insieme agli stakeholder rilevanti dell'area
mediterranea. La riunione è stata presieduta da Hala Zawati,
ministra dell'Energia e delle Risorse minerali di Giordania, e
Kadri Simson, commissaria europea per l'Energia, alla presenza
di Nasser Kamel, segretario generale dell'UpM. A ospitare c'era
João Pedro Matos Fernandes, ministro dell'Energia e del clima
del Portogallo.
"Siamo in un momento culminante - ha detto Kadri Simson -
nella nostra lotta alla crisi climatica. Senza un cambiamento
politico, la regione Mediterranea sarà 2,2 gradi più calda nel
2040 rispetto a oggi. Per limitare il riscaldamento globale
dobbiamo diventare urgentemente più efficienti dal punto di
vista energetico, allargando l'uso di energia pulita in tutti i
settori, dai trasporti, all'industria al riscaldamento e
raffreddamento degli ambienti. La dichiarazione adottata oggi
manda un forte segnale e mostra la volontà della regione a
lavorare insieme per una transizione verso l'energia pulita". Un
comune impegno sottolineato anche dal ministro Zawati: "La
dichiarazione dell'UpM - spiega - sarà catalizzatrice di una
cooperazione rafforzata di noi Paesi membri e ci aiuterà a
realizzare la nostra visione collettiva sull'espansione delle
rinnovabili e sull'efficienza energetica. Rafforza anche la
cooperazione sullo scambio di energia elettrica e la stabilità
della fornitura di gas naturale attraverso il nord e il sud del
bacino del Mediterraneo. Siamo fiduciosi che questa
dichiarazione ci aiuterà in una equa e sostenibile rinascita
dopo la pandemia".
Le priorità incluse nella dichiarazione includono: la
graduale integrazione dei sistemi energetici e dei mercati,
assicurando anche la sicurezza sulla domanda e la fornitura
dell'energia; il rinforzo delle interconnessioni elettriche e
delle reti smart; un ambizioso programma di efficienza
energetica; il bisogno di assumere azioni per attrarre
investimenti privati in rinnovabili; il ruolo della ricerca e
sviluppo, innovazione e digitalizzazione nell'accompagnare
l'area verso una transizione inclusiva e a basse emissioni che
sia efficiente per l'economia.
"L'UpM - commenta Nasser Kamel - è altamente attenta alle
sfide energetiche del Mediterraneo e al bisogno sempre maggiore
di migliorare la cooperazione e la collaborazione tra i Paesi.
Oggi gli Stati dell'UpM hanno riaffermato il loro comune
obiettivo e il condiviso impegno verso un futuro di transizione
sostenibile attraverso economie e società circolari, a basse
emissioni, inclusive, efficienti e resilienti".(ANSAmed).
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Energia:Paesi UpM uniti su emissioni e rinascita sostenibile
Riunione ministri a Lisbona, dichiarazione su cooperazione tagli