(ANSAmed) - BRUXELLES, 10 GIU - Davanti a una domanda di
protezione di migranti in fuga dalle guerre, "per valutare il
rischio conseguente al conflitto armato occorre considerare il
caso concreto e non limitarsi ad applicare criteri quantitativi
'standard', quale una soglia minima di vittime civili". E'
quanto ha stabilito in sintesi la Corte di giustizia Ue
esprimendosi sul caso di due civili afgani che si sono visti
respingere le domande di asilo in Germania.
"Quando sono investite di una domanda di protezione
sussidiaria, le autorità competenti degli Stati membri devono
esaminare tutte le circostanze pertinenti che caratterizzano la
situazione del Paese d'origine del richiedente per determinare
il grado di intensità di un conflitto armato" poiché "la
sistematica applicazione di un unico criterio quantitativo,
quale una soglia minima di vittime civili, potrebbe escludere
persone che hanno effettivamente bisogno di protezione",
sottolineano i giudici Ue, precisando che una normativa
nazionale secondo cui l'accertamento dell'esistenza di una
'minaccia grave e individuale' è subordinato al fatto che il
rapporto tra il numero di vittime civili e il numero totale di
individui nella regione raggiunga una determinata soglia "è
incompatibile con la direttiva" sulla protezione internazionale
dei rifugiati.(ANSAmed).
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Migranti:Corte Ue,valutare casi concreti per concedere asilo
Su richiedenti in fuga da guerre non limitarsi a calcolo vittime