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Croazia: conservatori prima forza, verdi vincono Zagabria

Ambientalista Tomasevic grande favorito a ballottaggio capitale

Il giovane attivista ambientalista Tomislav Tomašević, leader di Možemo (Possiamo)

Redazione Ansa

ZAGABRIA - Alle elezioni amministrative tenutesi ieri in Croazia, l'Unione democratica croata (Hdz, conservatori) del premier Andrej Plenkovic si conferma la prima forza politica nel Paese, con ottimi risultati in Slavonia (est), e parti della Dalmazia, ma il grande vincitore è la nuova coalizione tra Verdi e Sinistra radicale che a Zagabria ha ottenuto il 45% dei voti.

Il 39enne attivista ambientalista Tomislav Tomašević, leader di Možemo (Possiamo), si scontrerà tra due settimane al ballottaggio per l'elezione diretta del sindaco della capitale croata con il capo della Destra sovranista e nazionalista, Miroslav Škoro, che ieri si è piazzato secondo con il 12%.

Tomašević è praticamente sicuro di vincere al secondo turno e di avere una solida e forte maggioranza nell'assemblea municipale che gli permetterà di realizzare le molte promesse, a cominciare dal totale smantellamento del sistema di clientelismo e corruzione che per 20 anni ha tenuto al potere a Zagabria l'ex sindaco Milan Bandić, populista senza chiare posizioni ideologiche, morto a febbraio per un infarto.

Una situazione molto più complicata si prospetta per le altri maggiori città. A Spalato Ivica Puljak (27%), leader di un piccolo partito del centro liberale, sfiderà al ballottaggio del 30 maggio i conservatori dell'Hdz che rischiano di perdere il controllo della città dalmata. A Fiume invece il vice-sindaco Marko Filipović (30%), tenterà di difendere l'ultima roccaforte dei socialdemocratici, i grandi perdenti di queste elezioni, scontrandosi con l'indipendente Davor Štimac (16%) che vuole raccogliere i voti del centro e delle destre e detronizzare per la prima volta nella storia del Paese il centro-sinistra dalla guida della città nordadriatica.

Alle elezioni locali i conservatori sono in testa in sette delle 20 contee (province) ed hanno già conquistato il potere in altre sei, confermando il dominio a livello nazionale.

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