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Tunisia: agenzia stampa Tap,direttori contro nomina nuovo ad

Protesta anche l'ordine degli avvocati

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI, 16 APR - Il Consiglio di amministrazione della Federazione tunisina dei direttori dei giornali (Ftdj) ha espresso "profonda preoccupazione" per i recenti eventi relativi all'agenzia di stampa Tap a seguito della "inaspettata" nomina del nuovo amministratore delegato, Kamel Ben Younes, e del raid della polizia all'interno della stessa per favorire l'installazione di Ben Younes nelle sue funzioni.

"Si tratta di un reato grave e senza precedenti che viola la tradizione dell'alternanza di responsabilità all'interno delle istituzioni civili e in particolare dei media", ha affermato in una nota la federazione che "esprime sostegno ai giornalisti e ai dipendenti della Tap in difesa della loro agenzia, invitando le istituzioni preposte alla sicurezza a non interferire in nessuna questione amministrativa". "Quello che è successo è molto grave", si legge ancora nella nota. "Ciò rappresenta una seria minaccia per il processo di transizione democratica in Tunisia e per la libertà di stampa, la libertà di espressione e la libertà di pubblicazione", sottolinea la federazione.

Anche l'Ordine degli avvocati tunisino "ha condannato fermamente i tentativi di monopolizzare il settore dei media e il raid della polizia alla Tap al fine di imporre la nomina "forzata" del nuovo amministratore delegato. L' Ordine degli avvocati ha definito l'assalto ai giornalisti della Tap come "un atto grave e senza precedenti". Esprimendo pieno sostegno ai giornalisti nella loro lotta per promuovere la libertà di stampa nel Paese, l'Ordine degli avvocati invitata organizzazioni, partiti e personalità a opporsi a qualsiasi tentativo di minare le conquiste delle persone, la loro libertà e la libertà di stampa. Giornalisti e dipendenti della Tap, in agitazione dallo scorso 6 aprile, hanno annunciato uno sciopero per il 22 aprile, per protestare contro la decisione del premier Hichem Mechichi di nominare Kamel Ben Younes. (ANSA).

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