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La Bandiera del Mediterraneo inviata a 33 capi di Stato

Iniziativa di Progetto Mediterranea, 'uniti per pace e diritti'

Redazione Ansa

ROMA - Sono partite oggi dalla sede dell'Associazione Progetto Mediterranea 33 buste contenenti ognuna una bandiera del Mediterraneo accompagnata da una lettera/appello. Destinatari: i vertici dei 30 Stati dell'area mediterranea, dalla Georgia al Libano, dalla Francia al Portogallo, dalla Turchia a Israele alla Tunisia e all'Egitto, inclusi i rappresentanti italiani e dell'UE. Mittente: Progetto Mediterranea, iniziativa nata nel 2013 dall'idea dello scrittore Simone Perotti di viaggiare per sette anni a vela per tutto il Mediterraneo tenendo incontri con i massimi rappresentanti della cultura per comprendere, unire e far dialogare le società e le genti del Mediterraneo.
Nel 2020, nonostante l'emergenza sanitaria mondiale, Progetto Mediterranea ha promosso l'iniziativa di una "Bandiera per il Mediterraneo" invitando chiunque a disegnare una bandiera che non c'è, per un Paese che c'è da sempre: il Mediterraneo, inviandola poi all'associazione. Quasi mille tra bambini, designer, appassionati, artisti della società civile, hanno inviato la loro bandiera, e migliaia di persone sui social (con la media partnership di ANSA, La Stampa e la rivista Bolina) hanno votato la preferita il 30 giugno scorso.
La proposta vincitrice disegnata da tre studenti universitari siciliani Salvatore Scollo, Husmand Toluian e Guglielmo Persano - è stata così proclamata "Bandiera del Mediterraneo" ed è stata inviata oggi, come annunciato già nei mesi scorsi, a tutti i capi di Stato dell'area mediterranea, accompagnata da una lettera/appello a firma dello scrittore Simone Perotti, ideatore dell'iniziativa promossa da Progetto Mediterranea.
Nella lettera, consegnando la bandiera del Mediterraneo, si fa riferimento alla "macro-area del Mediterraneo (…) un'area con valori di base comuni (…) un comune modello umano, filosofico, valoriale, di relazione, e dunque cooperativo ed economico" "oltre 450 milioni di persone che, unite, costituirebbero un valido interlocutore per l'UE, per l'Africa (…) si invitano i vertici dei paesi costieri a fare tutto il necessario "per costruire un Mediterraneo Unito" (…) fondamenta per pace, sviluppo, rispetto dei diritti umani".
"Nell'ambito di questo processo" prosegue la lettera "è nata la Bandiera del Mediterraneo (…) Una bandiera che non verrà mai issata in caso di guerra, una bandiera per unire, per vivere, mai per morire. Con orgoglio noi di Progetto Mediterranea la inviamo a Lei, come rappresentante civile e politico di un pezzo di questo nostro mondo. (…) perché Lei e il suo popolo possiate issarla, farla sventolare, sentirla vostra e possa spingere tutti a moltiplicare gli sforzi per costruire l'alternativa mediterranea, unica vera grande e nuova opzione per affrontare le sfide della modernità in nome di un millenario destino comune, popolare e culturale." La lettera ricorda infine i grandi padri ideali europei (Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni e Ursula Hirschmann) che in confino a Ventotene, nel 1943, seppero pensare, sperare, "e vissero il loro ideale, poi divenuto nostro". Progetto Mediterranea, nelle parole di Simone Perotti, invita i vertici dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, e l'UE stessa, a essere "promotori di incontri politici per tentare la via dell'Unione e della collaborazione". 

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