(ANSAmed) - BELGRADO, 16 APR - Le autorità di Pristina hanno
negato l'ingresso nel Paese a Petar Petkovic, capo dell'Ufficio
governativo serbo per il Kosovo, che aveva in programma una
visita oggi e domani nel Paese per incontrare la comunità serba.
La motivazione addotta è stata l'allarmante situazione
epidemiologica che permane in Kosovo. Argomento questo definito
assurdo e pretestuoso da Petkovic. Pristina infatti, ha
osservato, ha ritenuto non importante l'allarme sanitario quando
ha respinto l'offerta di Belgrado di vaccinare la popolazione
kosovara o di donare quantità di vaccino. Ma usa la situazione
epidemica, ha aggiunto, come pretesto per ribadire la sua
politica antiserba e di divieti nei confronti delle autorità di
Belgrado. Petkovic ha sottolineato di essere vaccinato con le
due dosi, e che l'intera missione era stata organizzata nel
rispetto di tutte le misure epidemiologiche previste.
Con ciò, ha detto, Pristina dimostra ancora una volta di
calpestare tutti gli accordi raggiunti finora e di non avere
alcun serio interesse al dialogo con Belgrado. Del divieto
Petkovic ha informato i vertici Ue a Bruxelles, in particolare
l'inviato speciale per il Kosovo Miroslav Lajcak. (ANSAmed).
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Kosovo rifiuta visita funzionario serbo, protesta Belgrado
Petkovic, conferma della politica antiserba di Pristina