(ANSAmed) - GINEVRA, 9 APR - L' Alto Commissario Onu per i
diritti umani venerdì si è detto molto preoccupato per il
destino della principessa Latifa, la figlia del sovrano di Dubai
che afferma di essere trattenuta contro la sua volontà e teme
per la sua vita, e non ha ancora ricevuto alcuna prova che sia
ancora in vita come chiesto ripetutamente. "Siamo molto
preoccupati" per la sorte di Latifa e di sua sorella Shamsa, ha
detto Marta Hurtado, portavoce dell'Alto Commissariato,
rispondendo a una domanda durante un briefing a Ginevra e
precisando che l'Alto Commissariato non ha ancora ricevuto una
"prova che sia in vita".
Tra l'Alto Commissariato e i rappresentanti degli Emirati ci
sono stati contatti a Ginevra - ha riferito Hurtado - ed è stato
concordato in linea di principio un incontro per discutere il
destino della principessa Latifa e di sua sorella, ma nessuna
data è stata ancora fissata. L'Onu ha dichiarato il 19 febbraio
di aver chiesto agli Emirati Arabi Uniti prove dell'esistenza in
vita della principessa 35enne, figlia di Mohammed ben Rached
al-Maktoum, leader dell'Emirato di Dubai e Primo Ministro degli
Emirati Arabi Uniti. La donna aveva tentato senza successo di
fuggire in barca nel 2018, prima di essere riportata indietro.
La Bbc ha diffuso dei video in cui dice di essere rinchiusa in
una "villa trasformata in prigione" con finestre chiuse e
sorvegliata dalla polizia. Secondo l'emittente britannica, i
video sono stati girati circa un anno dopo il suo tentativo di
fuga. Lo stesso 19 febbraio, l'Ambasciata degli Emirati Arabi
Uniti a Londra ha rilasciato una dichiarazione affermando che:
"La sua famiglia ha confermato che Sua Altezza è assistita a
casa sua, sostenuta dalla sua famiglia e da professionisti
medici. Le sue condizioni continuano a migliorare e speriamo che
riprenda la vita pubblica a tempo debito".(ANSAmed).
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Emirati: Onu, 'molto preoccupati per principessa Latifa'
Non ha ancora ricevuto alcuna 'prova che sia ancora in vita'