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Turchia: la procura chiede la chiusura del partito curdo

Terza forza in Parlamento accusata di attacco all'unità statale

Redazione Ansa

ISTANBUL - La procura generale della Cassazione in Turchia ha presentato una richiesta alla Corte costituzionale di dissoluzione del filo-curdo Hdp, terzo partito nel Parlamento di Ankara, con l'accusa di "tentativo di distruzione dell'integrità indivisibile dello Stato". Lo riporta Anadolu.

La richiesta di chiusura è stata presentata dal procuratore Bekir Sahin sostenendo che "i membri dell'Hdp tentano con le loro dichiarazioni e i loro atti di distruggere l'unità indivisibile tra lo Stato e la nazione". La Corte Costituzionale dovrà ora decidere se accettare l'atto d'accusa, fissando eventualmente una data per la discussione del caso.

La mossa della procura giunge dopo i numerosi appelli a bandire l'Hdp da parte del leader nazionalista Devlet Bahceli, principale alleato del presidente Recep Tayyip Erdogan, che a sua volta ha ripetutamente accusato il partito di essere il braccio politico dei "terroristi" del Pkk. L'Hdp ha sempre negato ogni accusa. La procedura è stata peraltro avviata nel giorno in cui il Parlamento di Ankara ha destituito un altro deputato del partito filo-curdo. Una ventina di altri parlamentari rischiano la stessa sorte. Dal fallito golpe del 2016, centinaia tra deputati, sindaci e dirigenti dell'Hdp sono stati privati delle loro cariche e arrestati, compreso il leader carismatico ed ex candidato alla presidenza della Turchia, Selahattin Demirtas, detenuto in un carcere di massima sicurezza da quasi 4 anni e mezzo.

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