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Tunisia: sei mesi di carcere all'attivista Lgbtq Amdouni

Accusata di oltraggio a pubblico ufficiale e attentato a morale

Redazione Ansa

TUNISI - L'attivista e militante Lgbtq, Rania Amdouni, è stata condannata oggi a sei mesi di reclusione (con effetto immediato) dal Tribunale di Tunisi per "oltraggio a pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni". Lo ha reso noto l'associazione tunisina per la Giustizia e la Legalità "Damj", che insieme ad altre associazioni della società civile esprime forte disappunto per questo pesante verdetto. Amdouni era stata arrestata lo scorso 27 febbraio quando si era recata in una caserma della polizia per denunciare una campagna di minacce e diffamazione nei suoi confronti "da parte dei sindacati delle forze di sicurezza e estremisti di destra". Secondo Damj e l''Ong "Intersection Association for Rights and Freedoms" che già avevano organizzato lunedi' scorso un sit-in di protesta davanti al Tribunale di Beb Bnet a Tunisi per chiedere la liberazione dell'attivista, la Ambouni sarebbe stata accusata in principio di "attentato alla morale pubblica", reato per il quale oggi il pubblico ministero avrebbe convalidato il fermo. Sempre secondo diverse associazioni della società civile molti rappresentanti della comunità lgbtq tunisina sarebbero stati presi di mira dalla polizia durante le manifestazioni di protesta di inizio anno.

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