(ANSAmed) - ISTANBUL, 23 FEB - La Marina militare turca
effettuerà da giovedì prossimo al 7 marzo una massiccia
esercitazione navale nell'Egeo e nel Mediterraneo orientale. Le
manovre sono state ribattezzate 'Patria Blu 2021', secondo lo
slogan ormai consolato che fa riferimento alle ambizioni di
espansione marittima di Ankara.
Nelle esercitazioni verranno impiegati 87 navi da guerra, 27
aerei, 20 elicotteri e droni con unità delle forze navali, della
gendarmeria e dell'aviazione, simulando scenari di conflitto.
Droni ad alta velocità saranno utilizzati come obiettivi di
esercitazioni di tiro. Lo scopo delle manovre, spiega la Difesa
di Ankara, è la valutazione della preparazione delle unità
coinvolte.
Le attività si svolgeranno in contemporanea con l'arrivo al
porto greco di Alessandropoli di soldati e mezzi americani per
l'avvio dell'esercitazione Nato 'Defender Europe 21', che si
svolgerà fino a maggio in Europa occidentale e orientale.
Intanto, il ministero della Difesa di Ankara ha denunciato
oggi azioni aggressive da parte di 4 cacciabombardieri F-16 di
Atene nei conforti della nave TCG Cesme, impegnata in ricerche
tecniche e scientifiche nell'Egeo settentrionale.
Secondo la Turchia, l'episodio è avvenuto in acque
internazionali. Uno dei jet ellenici, che volavano a circa mille
metri d'altitudine, avrebbe scaricato a 2 miglia nautiche dal
natante un razzo chaff, impiegato dagli aerei da guerra come
strumento di disturbo dei radar nemici.
Ankara ha fatto sapere di aver dato una "risposta adeguata" ai
caccia greci, senza fornirne ulteriori dettagli. (ANSAmed).
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Turchia: maxi-esercitazione navale in Mediterraneo ed Egeo
Giovedì al via. Ankara denuncia 'provocazione' jet greci