(ANSAmed) - TUNISI, 21 GEN - Un recente sondaggio condotto
dal Center for Insights in Survey Research dell'International
Republican Institute (Iri) rivela che, a dieci anni dalla
rivoluzione del 2011, i tunisini rimangono diffidenti nei
confronti della classe politica e insoddisfatti per quello che
definiscono i loro fallimenti nel fornire prosperità economica e
combattere la corruzione.
"Un decennio dopo la rivoluzione, la Tunisia ha compiuto
progressi nella sua democratizzazione, ma le sfide dell'economia
e la corruzione rimangono", ha affermato Patricia Karam,
direttore regionale dell'Iri per il Medio Oriente e il Nord
Africa. "La pandemia covid-19 in corso ha esacerbato inoltre
questi problemi, incoraggiando i cittadini a domandare nuove
riforme e una leadership in grado di realizzarle".
Alla domanda sul risultato più importante conseguito dal
governo nel 2020, il 75% dei tunisini ha risposto "nessuno",
mentre una percentuale maggiore crede che il governo (85%), i
ministeri (81%) e il parlamento (88%) stiano facendo poco o
nulla per affrontare le esigenze dei comuni cittadini. Ciò ha
probabilmente contribuito alle prospettive negative che i
tunisini hanno per il futuro del loro paese, con l'87% che
afferma che la Tunisia sta andando nella direzione sbagliata -
un notevole aumento di 20 punti dall'ultimo sondaggio dell'Iri
nel dicembre 2019.
Tra le preoccupazioni che alimentano il malcontento dei
tunisini, l'economia è in cima alla lista, con l'88% dei
cittadini che descrive l'attuale situazione economica del paese
come "un po'" (16%) o "molto" negativa (72%). Inoltre, un
tunisino su quattro afferma di avere problemi ad acquistare
anche cibo e beni essenziali per la sopravvivenza delle proprie
famiglie. Alla domanda su quale preoccupazione dovrebbe avere la
massima priorità da parte dell'esecutivo, il primo posto è
andato all'occupazione giovanile (20%), seguito dal covid-19 -
che ha solo peggiorato la situazione economica della Tunisia
(16%). Al terzo posto la corruzione, che ha secondo il 78% dei
cittadini un impatto negativo, con una percentuale del 74% degli
intervistati che afferma che le relazioni personali sono "molto"
(11%) o "relativamente" (63%) importanti per "svolgere pratiche"
con le autorità. Quasi un tunisino su quattro ha vissuto
personalmente episodi di corruzione con la polizia (23%) e quasi
un tunisino su cinque con il personale sanitario (18%).
Data la loro frustrazione per la classe politica e il ritmo
delle riforme, il 64% dei tunisini pensa che il paese abbia
bisogno di riforme strutturali e cambiamenti sistematici (42%) o
di riforme graduali (22%). Inoltre, il 53% degli intervistati
desidererebbe vedere nuovi partiti politici alle prossime
elezioni.
Questo sondaggio è stato condotto per conto del Center for
Insights in Survey Research di Iri da Elka Consulting tra il 24
settembre e l'11 ottobre 2020. I dati sono stati raccolti
utilizzando un metodo di campionamento della probabilità a più
stadi stratificato attraverso interviste di persona a domicilio.
Il campione è composto da 1.200 intervistati di età pari o
superiore a 18 anni e i dati sono stati ponderati per regione,
sesso ed età. Il margine di errore non supera il 2,8% circa, con
un livello di confidenza del 95% e un tasso di risposta del
70%.(ANSAmed). (ANSA).
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Tunisia: sondaggio, politiche lontane da bisogni popolazione
Tra principali preoccupazioni crisi economica e corruzione