Rubriche

Operazione Irini, da covid nuove sfide per sicurezza Med

Conferenza annuale su cooperazione per stop conflitti nell'area

Redazione Ansa

NAPOLI - La cooperazione e lo scambio di informazioni tra le forze militari e le imprese dell'Unione europea affronta diverse difficoltà tra cui la pirateria e il rispetto dell'embargo delle armi. L'Ue ha sottolineato i suoi sforzi per sostenere l'operazione Irini affinché continui il suo mandato di assicurare la sicurezza marittima per tutti i Paesi del Mediterraneo meridionale. Questo uno dei temi emersi alla prima giornata del Forum "Shared Awareness and De-confliction in the Mediterranean" (SHADE MED), organizzato nell'ambito dell'operazione Irini, in cui i rappresentati di diversi Paesi e organizzazioni che operano nel Mediterraneo si stanno confrontando su temi di comune interesse.

L'operazione Irini è mirata in alto mare a far rispettare l'embargo di armi dirette e provenienti dalla Libia per contribuire a prevenirne il traffico nel teatro dell'operazione e nella zona di interesse attraverso l'impiego di assetti aerei, navali e satellitari. Irini è autorizzata a condurre attività di interdizione marittima selettiva esercitando il diritto di visita a bordo dei mercantili in transito nell'area di operazioni - e in acque internazionali - sospettati di trasportare armi.

La conferenza annuale Shade Med, la cui edizione 2020 si conclude oggi, punta a destrutturare gli scenari di guerra coordinando dove possibile le azioni militari e le risorse civili. Il tema di quest'anno è "Le sfide della cooperazione nel Mediterraneo dopo la pandemia globale". "La pandemia - ha spiegato il generale Claudio Graziano, presidente del comitato militare dell'Ue - ha contribuito a complicare tutti gli aspetti delle nostre vite e danneggiato direttamente molte delle sfide che stavamo intraprendendo ad esempio sul terrorismo ma anche sulla disinformazione. Questo richiede una risposta corale che vada alla radice dei problemi". Tra i temi da affrontare, Graziano ha sottolineato che "nonostante la cooperazione con la Nato sia migliorata negli ultimi anni, dobbiamo lavorare di più per superare i restanti ostacoli e stabilire una migliore collaborazione tra Irini e l'Alleanza Atlantica". Nel suo intervento l'ammiraglio Fabio Agostini, capo dell'operazione Irini, ha ricordato che "la stabilità dell'area del Mediterraneo è un elemento essenziale per la sicurezza globale. Il nostro futuro è scritto in questo mare, uno scenario di sfide e grandi opportunità che la pandemia covid19 ci obbliga ad afferrare".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it