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Emirati temono ripercussioni dopo apertura a Israele

Fonti all'ANSA, ecco perché il blocco dei visti per 13 Paesi

Redazione Ansa

BEIRUT - Il timore di essere obiettivo di "attentati terroristici" dopo aver normalizzato le relazioni con Israele ha spinto gli Emirati Arabi Uniti a sospendere nelle ultime ore la concessione di visti di ingresso a cittadini di 13 paesi a maggioranza musulmana, tra cui l'Iran e il Libano dominato dagli Hezbollah filo-iraniani. E' quanto affermano all'ANSA fonti diplomatiche e politiche ben informate ad Abu Dhabi e a Riad, in Arabia Saudita.

La decisione di Abu Dhabi di sospendere la concessione dei visti di ingresso per motivi lavorativi e turistici era già stata anticipata dai media nei giorni scorsi, ma soltanto ieri media locali e internazionali hanno riferito della conferma ufficiale da parte delle autorità emiratine.

Secondo le fonti, la confederazione di principati arabi del Golfo teme ripercussioni di "sicurezza" dopo aver formalizzato a settembre la decisione di stabilire relazioni diplomatiche con lo Stato ebraico. Una decisione seguita anche dal Bahrein e dal Sudan. I 13 Paesi colpiti dalla decisione di Abu Dhabi sono Pakistan, Afghanistan, Iran, Iraq, Siria, Libano, Yemen, Turchia, Kenya, Somalia e Algeria.

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