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Nizza: Tunisi, Parlamento condanna 'atto criminale'

Famiglia killer, 'ci mandò foto della basilica, è lui'

Redazione Ansa

TUNISI - L'Ufficio di presidenza del Parlamento tunisino ha condannato "l'attacco criminale" di ieri nella Basilica di Notre Dame a Nizza, chiedendo alle assemblee parlamentari di tutto il mondo di "riunirsi per esaminare questioni che hanno a che fare con discorsi di odio, violenza, incitamento, provocazione e tutte le manifestazioni di estremismo religioso ed etnico". La presidenza "ha anche espresso solidarietà alle famiglie delle vittime, ribadendo il proprio sgomento per tutte le operazioni terroristiche che diffondono distruzione e annientano vite umane in nome della religione e della razza".

Questo "attacco terroristico non danneggerà le relazioni storiche tra i due Paesi e i due popoli di Tunisia e Francia", ha detto il presidente del Parlamento, Rached Ghannouchi: "Questo atto non rappresenta né i tunisini né i musulmani in generale". La presidenza del Parlamento ha denunciato qualsiasi tentativo di collegare questi atti criminali all'Islam, una religione basata "sui principi di tolleranza, convivenza umana e sui valori di fratellanza e amore tra tutte le società e i popoli di religioni, razze e fedi diverse".

Intanto è emerso che il 21enne tunisino Brahim Aoussaoui, autore dell'attacco, aveva detto al fratello, che vive in Tunisia, di "voler passare la notte davanti alla basilica". Lo ha detto lo stesso fratello ad Al Arabiya. L'uomo ha anche inviato al fratello "una foto dell'edificio". La famiglia ha confermato che "quello che abbiamo visto nelle immagini è lui, il nostro figlio". "Mi telefonò non appena arrivato in Francia", ha spiegato la madre. Un vicino di casa ha detto che prima di abbandonare il Paese "aveva fatto diversi lavori".

L'attacco, ha assicurato Ghannouchi, non avrà alcun impatto sui tunisini che vivono in Francia da decenni e che hanno sempre dimostrato di essere pacifici e una forza del bene e del lavoro.

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