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Prof decapitato: Hamas, 'estranei ad uccisione Paty'

Oggi in sette da giudice antiterrorismo francese

Redazione Ansa

TEL AVIV - Hamas ha negato oggi di avere rapporti con un gruppo radicale, il 'Collettivo Sheikh Yassin', sospettato dalle autorità francesi di essere implicato nell'uccisione dell'insegnante di storia Samuel Paty, decapitato da un giovane di origini cecene dopo aver mostrato caricature di Maometto in classe. "Il gruppo guidato dallo sceicco Abdelhakim al-Safriuri non ha alcun legame con il movimento Hamas", ha affermato il movimento in un comunicato diffuso a Gaza.

"Il movimento Hamas condanna i tentativi sulla stampa di collegarlo a questioni interne della Francia che nulla hanno a che vedere con Gaza". "Il nostro movimento dedica tutte le sue attività alla lotta contro l'occupazione sionista", ha ribadito Hamas.

Lo sceicco paraplegico Ahmed Yassin (1937-2004) fu nel 1987, nelle prime fasi della intifada, uno dei fondatori di Hamas.

Intanto in Francia sette persone saranno portate oggi davanti a un giudice antiterrorismo per l'apertura di un'indagine giudiziaria e possibili incriminazioni dopo l'assassinio di Paty. Tra queste ci sono due minorenni sospettati di aver ricevuto denaro dall'aggressore in cambio di informazioni sulla vittima, Brahim C., il padre dell'alunna di 13 anni che pubblicò un video di protesta contro la decisione dell'insegnante di mostrare le caricature di Maometto, l'attivista islamista Abdelhakim Sefrioui e tre amici dell'aggressore sospettati di averlo aiutato nell'acquisto di un'arma. Revocata invece la custodia cautelare per altre nove persone. Tra queste ci sono tre studenti; i genitori, il nonno e il fratellino dell'assassino; la compagna di Sefrioui, nonché un uomo già condannato per terrorismo e che era in contatto con l'aggressore.

Il killer di Paty, secondo quanto scrive Le Monde, cercò diversi obiettivi prima di attaccare l'insegnante. Secondo informazioni del quotidiano, che ha consultato l'integralità del profilo Twitter del terrorista, la sua radicalizzazione è "netta dal 25 settembre", giorno dell'attacco contro la ex redazione di Charlie Hebdo. Piu' volte, da quella data, chiede ai suoi contatti l'indirizzo di persone che avrebbero, a suo avviso, insultato l'Islam sui social network.

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