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Ue, ricollocamenti e rimpatri sponsorizzati obbligatori

Meccanismo di solidarietà per i Paesi sotto pressione

New Pact for Migration and Asylum's press conference

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Tutti gli Stati Ue dovranno mostrare solidarietà verso i Paesi sotto pressione: potranno farlo o con i ricollocamenti, o con i rimpatri sponsorizzati.
Sono queste le due componenti fondamentali del meccanismo di solidarietà obbligatorio".
Lo ha detto la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, presentando col vicepresidente Margaritis Schinas il nuovo Patto per asilo e migrazione.
Con "i rimpatri sponsorizzati gli Stati dovranno rimpatriare - entro otto mesi - una quota di migranti dal Paese di primo ingresso. Se entro otto mesi non saranno effettuati tutti i rimpatri, lo Stato partner accoglierà sul suo territorio quanti restano da allontanare". Il meccanismo permette contributi anche col rafforzamento delle capacità, come ad esempio la costruzione di centri di accoglienza.
Inoltre, "il meccanismo di solidarietà, con i ricollocamenti ed i rimpatri sponsorizzati, scatterà in modo automatico per i migranti che vengono salvati in mare. Ma anche il Paese di sbarco ne dovrà accogliere una parte". In base alle proposte del nuovo Patto, "non ci saranno pi ù soluzioni ad hoc" ad ogni sbarco, perché ci saranno indicazioni precise e prefissate, sulla base della valutazione della Commissione europea.

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