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Erdogan, riprendiamo le esplorazioni nel Mediterraneo

Dopo lo stop a Kastellorizo, 'Grecia non mantiene le promesse'

Redazione Ansa

ISTANBUL - "Abbiamo ripreso le attività di perforazione" nel Mediterraneo orientale. "Abbiamo inviato anche la (nave da ricerca sismica) Barbaros Hayrettin nell'area" perché i greci "non hanno mantenuto le promesse". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, dopo che la scorsa settimana Ankara aveva annunciato una sospensione "per un po' di tempo" delle sue esplorazioni energetiche al largo dell'isola ellenica di Kastellorizo, nell'Egeo sudorientale, che avevano scatenato forti tensioni militari con Atene.
Erdogan ha ribadito che "l'accordo marittimo" siglato "tra la Grecia e l'Egitto non ha alcun valore" per la Turchia dopo la nota diffusa a caldo dal ministero degli Esteri per affermare che Ankara non riconosce l'intesa, siglata proprio per contrastare le iniziative turche nel Mediterraneo orientale, che sono ritenute illegittime da Atene e Il Cairo, oltre che da Cipro, Ue e altri Paesi. "Manteniamo con determinazione l'accordo marittimo che avevamo firmato con la Libia. Riteniamo inutile discutere di confini marittimi con coloro che non hanno alcun diritto sulle zone in questione", ha aggiunto Erdogan, parlando con i giornalisti al termine della preghiera islamica del venerdì a Santa Sofia a Istanbul. 

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