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Santa Sofia: ambasciatore Turchia, 'è decisione sovrana su base legale'

'Resterà aperta a musulmani e cristiani'

Redazione Ansa

ROMA - "Ayasofya (Santa Sofia) è aperta allo stesso modo a musulmani e cristiani. Non è una stata una decisione restrittiva", ma "una decisione sovrana della Turchia su base legale. Siamo molto sensibili al tema della pratica religiosa dei nostri cittadini". Lo ha dichiarato l'ambasciatore turco in Italia, Murat Salim Esenli, durante una conferenza stampa nella sede diplomatica a Roma in occasione della commemorazione del fallito colpo di Stato del 15 luglio 2016.

"Come ha indicato il presidente Erdogan, Santa Sofia accoglierà musulmani e cristiani. Questo edificio che diventa moschea non perderà la sua accessibilità", ha spiegato. Sulla questione, la giustizia turca ha emesso una decisione "e il governo vi si deve attenere, perché la Turchia è uno stato di diritto e ha dovuto cambiare la condizione di Santa Sofia da museo nuovamente a moschea perché era ciò che andava fatto".

"Coloro che hanno visitato la Turchia sanno che se entri in una moschea non importa se sei musulmano, cristiano, ebreo o di altra religione: puoi entrare se ti togli le scarpe. Qualunque sia il proprio background, si avrà accesso a Santa Sofia", ha sottolineato Esenli, aggiungendo che l'edificio "è un sito patrimonio dell'umanità dell'Unesco e sappiamo i criteri per fare in modo che lo resti. Continueremo a rispettare queste regole e non ci saranno cambiamenti".

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