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Tunisi:premier nella bufera per presunto conflitto interesse

Per partecipazione in società aggiudicataria appalti pubblici

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI, 24 GIU - Il capo del governo tunisino, Elyes Fakhfakh, è interessato in questi giorni da una polemica derivante un suo presunto conflitto di interesse riguardante la sua partecipazione azionaria in una società specializzata nello smaltimento rifiuti e ambiente, che si sarebbe aggiudicata alcuni appalti pubblici. Ad accendere le polemiche le dichiarazioni dello stesso premier, che aveva il 14 giugno scorso ammesso in un'intervista televisiva, seppur in maniera evasiva, di essere in possesso del 20% delle quote di una società che ha un contratto con lo Stato tunisino. Sul piano legale, osservano i commentatori, il premier avrebbe dovuto comunque dichiarare i propri beni secondo la legge 46 del 2018 contro l'arricchimento illecito e i conflitti di interesse per le persone titolari di poteri pubblici, e nominare di conseguenza un gestore per le quote possedute. La questione sta pero' diventando un campo minato per Fakhfakh per via di attacchi che gli giungono anche sul piano politico. Il deputato indipendente Yassine Ayari ha reso pubblici alcuni atti riguardanti il premier, in particolare alcuni atti relativi ad appalti assegnati al gruppo Valis, società di cui il premier Elyes Fakhfakh sarebbe azionista ed ex direttore. La società, secondo Ayari, avrebbe vinto gli appalti quando Fakhfakh era già alla guida del governo. Si tratta secondo la stessa fonte di due contratti, per un valore totale di 44 milioni di dinari tunisino (pari a 13,7 milioni di euro) che sarebbero stati firmati nell'aprile 2020, ovvero due mesi dopo la presa di funzioni di Fakhfakh del 28 febbraio. Ayari ha detto di aver ricevuto minacce per aver pubblicato detti dati ma ha aggiunto che presenterà una nuova denuncia contro Fakhfakh sulla base di altri documenti. ''Le minacce che ho ricevuto e i tentativi di zittirmi non mi impediranno di continuare a sollevare domande contro il capo del governo'', ha detto il deputato. In un nuovo documento Ayari evoca il nome di un'altra società in cui sarebbe coinvolto ancora il premier. (ANSAmed) (ANSA).

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