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Coronavirus: in Tunisia quasi 400 i contagi, 10 i decessi

Quarantena prorogata di due settimane, il premier annuncia aiuti

Aiuti alimentari alla popolazione in Tunisia

Redazione Ansa

TUNISI - La Tunisia registra altri 32 nuovi contagi da coronavirus che portano a 394 il totale dei casi confermati nel Paese. Lo rende noto in un comunicato il Ministero della Sanità di Tunisi precisando che i decessi ufficiali sono ora 10. Intanto, dopo la riunione del Consiglio di sicurezza nazionale, la presidenza tunisina ha prorogato di due settimane le misure di quarantena generale che prevedono per tutti eccetto alcune categorie di lavoratori, l'obbligo di restare presso il proprio domicilio e il divieto di uscire se non per soddisfare esigenze essenziali, come per fare la spesa e per cure mediche. Resterà in vigore inoltre il coprifuoco su tutto il territorio nazionale dalle 18:00 alle 6:00 del mattino.

Il rinnovo delle misure di quarantena generale si applica dal 5 aprile.

Il presidente tunisino Kais Saied ha chiesto un'attuazione più rigorosa delle misure decise e un cambiamento di metodo per evitare le carenze riscontrate nel periodo precedente e ha sottolineato la necessità di superare tutti gli ostacoli incontrati, di compiere maggiori sforzi per portare cibo in tutte le regioni e soddisfare le esigenze legittime dei gruppi sociali vulnerabili.

Intanto il premier Elyes Fakhfakh ha presieduto oggi un consiglio ministeriale dedicato alle modalità di elargizione degli annunciati aiuti sociali alle famiglie più bisognose e delle misure speciali per lavoratori e imprese per fronteggiare l'emergenza coronavirus, ed ha promesso ulteriori disposizioni in tal senso. Lo Stato - ha detto Fakhfakh - fornirà, attraverso l'Unione tunisina di previdenza sociale, 60.000 pacchi di prodotti alimentari, che saranno consegnati direttamente nelle case dei beneficiari da venerdì 3 aprile fino alla fine del mese di Ramadan. "È stato inoltre deciso di aprire una scuola in ciascun comune per ricevere aiuti e consegnarli alle famiglie bisognose, in collaborazione con la società civile, per abbreviare i tempi nella distribuzione degli aiuti e per rispettare le misure generali di quarantena generale", ha dichiarato ancora il premier. Nei giorni scorsi in alcuni quartieri popolari della capitale si sono registrate tensioni a causa delle richieste di maggiori aiuti sociali da parte di gruppi di cittadini a basso reddito.

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