(ANSAmed) - ROMA, 4 MAR - Gli stati membri dell' Unione
Europea devono trasferire urgentemente i minori non accompagnati
dalle isole greche sul proprio territorio assicurando, al
contempo, che gli interessi dei minori siano adeguatamente
tutelati. Lo hanno chiesto oggi in un documento 65 fra
organizzazioni umanitarie, a tutela dei diritti umani e della
società civile. Le organizzazioni hanno denunciato gravi e
diffuse violazioni dei diritti umani e minacce alla salute e
alla sicurezza nei confronti di minori non accompagnati che si
trovano all'interno dei centri hotspot delle isole dell'Egeo.
"Gli hotspot dell'Unione Europea sulle isole dell'Egeo sono
luoghi completamente inadeguati e in alcuni casi pericolosi per
la salute e la vita dei minori non accompagnati", ha dichiarato
Stephanie Pope, Policy and Advocacy Manager per Refugee Rights
Europe. "È sufficiente che ogni stato membro dell'Unione accolga
un esiguo numero di minori affinché questa situazione
intollerabile possa arrestarsi. Crediamo che l'Unione Europea
possa fare di più e meglio".
Più di 1.800 minori non accompagnati stanno lottando per
sopravvivere all'interno delle isole greche, ricordano le
organizzazioni. I bambini sono privati dei loro diritti
fondamentali come un rifugio sicuro, l'accesso all'acqua, al
cibo, ai medicinali, alla salute psicologica e all'istruzione.
Esposti a condizioni di vita inumane e degradanti, molti minori
non sono neanche alloggiati in luoghi adeguati alle loro
condizioni a causa della mancanza di spazio. Sono inoltre
costretti ad affrontare precarie condizioni sanitarie e molti di
loro dormono all'aperto.
"I minori non accompagnati sono uno dei gruppi più
vulnerabili al mondo", ha affermato Eva Cossé, ricercatrice
greca per Human Rights Watch. "Ciò nonostante, i minori sono
privati dei più basilari beni di prima necessità e vivono in
condizioni inumane."
"I minori non accompagnati bloccati sulle isole greche devono
essere urgentemente assistiti". Esposti a molteplici pericoli,
molti sono costretti a dormire all'aperto, senza alcun basilare
sostegno che allevi la loro sofferenza o che li aiuti nella
difesa dei propri diritti. Coloro che hanno familiari in altri
paesi dell'Unione Europea devono essere ricongiunti. Tutti i
bambini devono essere protetti. Questo può avvenire attraverso
canali di ricongiungimento esistenti o nuovi accordi bilaterali
fra gli Stati Membri e la Grecia" ha aggiunto Dimitra
Kalogeropoulou, direttrice di IRC Greece.
Gli psicologi che lavorano a Lesbo - ricorda il comunicato -
hanno riferito ai media che un crescente numero di bambini ha
comportamenti autolesionisti e suicidi. Alcuni minori
intervistati da una delle organizzazioni hanno riportato ansia,
depressione, mal di testa ricorrenti e insonnia. (ANSAmed).
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Migranti: 65 ong, Ue trasferisca minori soli da isole greche
Appello all'Unione, 'hotspot luoghi inadeguati e pericolosi'