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Di Maio a Haftar, la risposta non può essere militare

Italia non accetta interferenze esterne

Il ministro Di Maio incontra il generale Haftar a Bengasi

Redazione Ansa

ROMA - "In Libia c'è un popolo che vuole delle risposte. La risposta non può essere però in alcun modo militare. Non possono essere le armi o i bombardamenti. La strada da seguire deve essere inevitabilmente quella del dialogo e della diplomazia". Lo scrive il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, dopo l'incontro a Bengasi con il generale Khalifa Haftar.

"Stiamo lavorando concretamente affinché quella strada sia intrapresa da ambo le parti ed è fondamentale per noi che gli esiti della conferenza di Berlino siano rispettati", aggiunge Di Maio nel post.

"Ho ribadito al generale Haftar che l'Italia non accetta alcuna interferenza esterna e che bisogna lavorare con impegno per un cessate il fuoco permanente", prosegue il titolare della Farnesina.

"Domenica - ricorda quindi il ministro - sarò a Monaco per la conferenza ministeriale sui seguiti di Berlino, dove avrò modo di incontrare i colleghi degli altri Paesi coinvolti nel dossier libico e la prossima settimana, a Roma, vedrò il ministro Russo Lavrov nel formato 2+2 insieme al ministro della Difesa Guerini".

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